Le bugie dei bambini non sono sempre uguali: quella detta da un bimbo di 5 anni non è come quella di colui che è alle elementari. La vera bugia è quando non c’è altro motivo per cui il bambino mente a papà e mamma. La cosa migliore è non mettere sotto accusa il bambino, peggiorerebbe solo le cose. Le bugie, inoltre, rispecchiano i differenti passaggi evolutivi nel bambino.
Se il bambino mente a cinque anni non è preoccupante, ma se lo fa a dieci anni è per un motivo ben preciso. Molti lo fanno per non ricevere una punizione, per non ferire gli altri o per catturare l’attenzione. Nella preadolescenza le bugie possono aumentare e nascondere la voglia di prendere distanza dai genitori. Si tratta di un’età difficile ed è normale che qualche bugia scappi. Ecco come comportarsi in questi casi.
Se la bugia è piccola e non danneggia nessuno, allora si può chiudere un occhio chiedendo solo spiegazioni. Se la bugia è grave, serve il rimprovero. Il genitore può prevedere un rimprovero e dimostrare il suo disappunto. Deve essere mantenuto un dialogo più costruttivo possibile. Le bugie non sono mai belle e i genitori devono insegnare l’onestà, è fondamentale. Dare il buon esempio è la soluzione migliore.