La versione aggiornata del simulatore previdenziale dal nome Pensami è il traguardo raggiunto dall’Inps. Il simulatore è in grado di dare una consulenza pensionistica fai da te per scoprire quando arriverà la pensione. I dati da inserire sono dati anagrafici e contributivi. Ecco i tre esempi significativi per capire come usare il simulatore e applicarlo a differenti fasce di lavoratori.
Un lavoratore dipendente del settore privato, classe 1960, e che ha cominciato a lavorare nel 1980 potrà andare in pensione con il sistema misto. Ovvero, con la pensione anticipata dal 1 settembre 2023 e con quella della vecchiaia (67 anni) dal 1 maggio 2027. Un altro caso è quello del lavoratore dipendente pubblico, nato nel 1990 e che ha iniziato a lavorare nel 2015. La pensione sarà suddivisa in quattro opzioni. Lascia il lavoro con la pensione di vecchiaia a 74 anni e tre mesi di età o con la pensione di vecchiaia a 70 anni. In questo ultimo caso con un importo però non inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale. Altrimenti può esserci la pensione anticipata a 66 anni e 10 mesi di età, nel caso l’assegno sia 2,8 volte quello sociale. Un ultimo caso è a prescindere dall’età, 44 anni e 10 mesi di contributi.
Un terzo caso è il lavoratore autonomo nato nel 1969 e che ha iniziato a lavorare ad aprile 1990. La pensione sarà quella con il metodo misto, ovvero, la pensione di vecchiaia a 68 anni e 4 mesi di età. Ultimo esempio è il lavoratore dipendente del comparto privato nato nel 1975 che ha iniziato a lavorare nel 1994. La pensione scatterà a 68 anni e 10 mesi di età con la pensione di vecchiaia. Oppure quella anticipata con 43 anni e 2 mesi di contributi.