Negli ultimi anni, i social media propongono continuamente ideali di magrezza trasformando questi in uno standard di riferimento. Le donne più giovani risultano essere più sensibili agi ideali di magrezza e poi li associano a bellezza e successo. Secondo come viene interiorizzato questo ideale di magrezza, esso può influire sull’insorgere di un disturbo alimentare. Un ottimo predittore per la prevenzione del rischio di sviluppo di un problema d’alimentazione. Si può arrivare anche a conseguente insoddisfazione corporea e preoccupazioni esagerate per corpo e peso. L’insoddisfazione corporea è contraddistinta da un’incongruenza tra il corpo reale e quello ideale.
Lo stesso pensiero per l’immagine corporea viene condiviso da coloro che soffrono di anoressia nervosa e bulimia nervosa. La paura pervasiva di ingrassare. L’immagine corporea ha tre dimensioni: la percezione, i pensieri e le emozioni che ruotano intorno al proprio corpo. Un recente studio ha scoperto un legame tra la frequenza di confronto dell’aspetto fisico personale con quello delle persone sui social media.
Il confronto è avvenuto anche con l’insoddisfazione corporea e il desiderio di magrezza. L’uso assiduo dei social media da parte degli adolescenti e nei giovani adulti potrebbe aumentare l’insoddisfazione corporea e il desiderio di magrezza. I giovani adulti potrebbero quindi risultare più fragili nei confronti di disturbi alimentari.