Il Physostegia chlorotic mottle virus (PhCMoV), una malattia delle piante identificata per la prima volta in Austria nel 2018, ha ricevuto inizialmente una caratterizzazione inadeguata. Questo hadato il via a studi in tutta Europa quando sono emersi nuovi sintomi su colture economicamente importanti. Questi studi indipendenti sono confluiti in un unico report, appena pubblicato su Plant Disease, dimostrando il potere della collaborazione. Nello studio, Coline Temple e colleghi, di otto laboratori di cinque Paesi europei, hanno utilizzato la condivisione in fase di pre-pubblicazione dei dati di sequenziamento ad alta velocità (HTS) per migliorare le conoscenze sulla biologia, l’epidemiologia e la diversità genetica del PhCMoV. I ricercatori hanno identificato il PhCMoV in otto Paesi europei, oltre all’Austria, e ne hanno confermato la presenza in campioni raccolti nel 2002. L’inoculazione meccanica del PhCMoV su piante ospiti sane, in condizioni di controllo, ha permesso agli autori di convalidare l’associazione del virus con i sintomi. I risultati mostrano che il PhCMoV può infettare almeno nove specie di piante e causare gravi sintomi alla frutta su colture economicamente importanti come pomodoro, melanzana e cetriolo. Inoltre, il sequenziamento di 21 diverse piante ospiti infette, di varia origine, ha permesso di confrontare i genomi, mostrando che due di questi, isolati e provenienti dallo stesso sito, si sono evoluti nell’arco di 17 anni. Ciò suggerisce che lo stesso isolato del microrganismo può sopravvivere senza adattarsi in un ecosistema specifico.