Negli ultimi anni, i problemi ambientali causati dal riscaldamento globale sono diventati più evidenti a causa dei gas serra come la CO2. Nella fotosintesi naturale, la CO2 non viene ridotta direttamente, ma si lega a composti organici che vengono convertiti in glucosio o amido. Imitando questo fenomeno, la fotosintesi artificiale potrebbe ridurre la CO2 combinandola in composti organici da utilizzare come materie prime, che possono essere convertite in materiali durevoli, come la plastica. Un gruppo di ricerca guidato dal professor Yutaka Amao, del Centro di ricerca per la fotosintesi artificiale della Osaka Metropolitan University Graduate School of Science, è riuscito a sintetizzare l’acido fumarico (acido presente in natura nella frutta e verdura, utilizzato nella fabbricazione di resine poliesteree e polialcoli e come mordente per i coloranti) dalla CO2, una materia prima per la plastica, alimentata per la prima volta dalla luce solare. I risultati sono stati pubblicati su Sustainable Energy & Fuels.
Il fumarato (il sale dell’acido fumarico ) viene tipicamente sintetizzato dal petrolio, per essere utilizzato come materia prima per la produzione di plastiche biodegradabili come il polibutilene succinato, ma questa scoperta dimostra che può essere sintetizzata dalla CO2 e da composti derivati dalla biomassa utilizzando energia solare rinnovabile. I ricercatori scrivono che è auspicabile sviluppare metodi di produzione del fumarato indipendenti dai combustibili fossili, in particolare quelli che utilizzano risorse rinnovabili.”In questo lavoro è stata sviluppata una produzione di fumarato da CO2 e piruvato guidata dalla luce. Il nostro lavoro con questo sistema è stato, per quanto ne sappiamo, il primo esempio di fissazione della CO2 di questo genere”.