Klaus Müller, il presidente tedesco della Bundesnetzagentur, l’autorità delle reti ha lanciato l’allarme. Il fenomeno è il boom di auto elettriche e di acquisti di pompe di calore che mette in difficoltà le reti elettriche di mezza Europa. Se le pompe di calore e stazioni di ricarica continueranno a essere installate, allora ci sarà il rischio di problemi di sovraccarico. Insieme anche interruzioni di corrente locali nella rete di distribuzione. Un appello ai cittadini affinché riducano il loro consumo energetico durante la sera per evitare un blackout.
Il presidente Klaus Müller dovrebbe varare un regime di razionamento dell’elettricità dal 1 gennaio 2024. Ciò garantirà una fornitura minima che toccherà stazioni di ricarica per veicoli elettrici e pompe di calore. I paesi Ue hanno già concordato una riduzione invernale del consumo di elettricità del 5% nelle ore di punta per evitare collassi di rete. In Finlandia gli automobilisti sono stati invitati a evitare di ricaricare le proprie auto al mattino. In totale serviranno investimenti di 375-425 miliardi di euro.
Investimenti in rinnovabili e auto elettriche dovrebbero andare di pari passo con gli investimenti sulle reti. Il fenomeno però è ingestibile per il fatto che c’è una grossa crescita di energia rinnovabile. Se questa viene rapportata al crescente consumo di corrente, necessita di un equilibrio fra domanda e offerta in tempo reale. Le vendite di veicoli elettrici in Europa sono aumentate del 27%, le pompe di calore sono cresciute a un tasso superiore al 20%. Gli interventi pianificati nel triennio 2022-2024 in Italia sono pari a 262 milioni di euro di investimenti. In aggiunta al programma di “investimenti in resilienza” di quasi 672 milioni di euro, già realizzato.