MedAgriFood Resilience è un progetto europeo che identifica e preserva i sistemi agroalimentari e agroforestali tradizionali. Riguarda anche il loro paesaggio, l’agro-biodiversità, promuovendo lo sviluppo sostenibile. Alcuni esempi di adattamento a condizioni ambientali difficili sono oggetto dello studio in Italia, Algeria e Marocco in tre siti. 

“Il progetto intende valutare le principali vulnerabilità socio-ambientali nei tre siti, identificare i fattori chiave per la resilienza e l’adattamento dal punto di vista tecnico, della biodiversità e socioeconomico, promuovere lo sviluppo locale inclusivo e sostenibile e potenziare la resilienza nei confronti di potenziali shock preservando al contempo il patrimonio culturale e quello ecologico, definire e introdurre soluzioni innovative, buone pratiche e strategie per la resilienza e l’adattamento che possono essere replicati in altri sistemi agroalimentari e agroforestali”, spiega Antonio Santoro, ricercatore di Assestamento forestale e selvicoltura. Ecco di seguito quali sono i tre siti oggetto di analisi:

  • gli oliveti tra Assisi e Spoleto, in Italia, hanno un’elevata qualità paesaggistica. Una tecnica tradizionale di coltivazione versanti con pendenze elevate. Una difesa nei confronti del rischio idrogeologico e un efficiente sistema di conservazione di acque e suolo
  • le oasi di tipo ghout di El Oued, in Algeria. Un sistema basato sullo scavare crateri nella sabbia del deserto. Un metodo per avvicinare alla falda acquifera le radici delle palme da dattero e delle altre piante coltivate
  • il sistema agroforestale dell’argan dell’area di Ait Souab-Ait Mansour, in Marocco. Il sostentamento delle comunità locali è legato agli alberi di argan. Le cooperative locali per la produzione di olio di argan sono fondamentali per garantire un salario equo alle donne delle comunità locali.