La pasta contiene una buona percentuale di carboidrati raffinati, ma anche molti nutrienti fondamentali. Ecco perché non si deve assolutamente togliere dall’alimentazione quotidiana. La pasta cotta nella quantità di 145 gr contiene tutta l’acqua che viene assorbita dalla cottura e anche vitamine e sali minerali. Ha anche un quarto del fabbisogno giornaliero di vitamine B1 e B9, metà di quello di selenio e il 10% di ferro. Riduciamo semmai i dolci e non la pasta, se si abbina a verdure e legumi.
Numerosi studi hanno comprovato che uno squilibrio fra macronutrienti può aumentare il rischio di malattie croniche. Anche i grassi possono incidere su di esse. Dovremmo ottenere il 45-65% della nostra energia dai carboidrati, il 10-30% dalle proteine e il 20-35% dai grassi. Si è attestato che includere regolarmente la pasta in una dieta sana la pasta consente di perdere più peso. La pasta, inoltre, permette di mantenere bassa la glicemia nel sangue. Assumere quindi la pasta in modo regolare preferendo quella integrale. Un beneficio per intestino e per sentirsi sazi più a lungo.
Sempre meglio non mangiare la pasta da sola, ma abbinarla a verdure e legumi. Un modo per avvicinare i bambini a verdure frullate o grattugiate nel condimento per la pasta. Dall’altra le verdure non sono proteine complete, quindi meglio combinarle con pasta, riso e cereali integrali. Un metodo per integrare aminoacidi di cui abbiamo bisogno.
Se la pasta viene cotta e raffreddata, alcuni dei carboidrati si trasformano in amido resistente. Questo fa sì che apporti meno calorie e migliori i livelli di zucchero nel sangue. Uno spaghetto serale in giuste dosi non aumenta il peso e fa dormire bene riducendo lo stress. Merito del triptofano e delle vitamine B della pasta.