Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2023: il vademecum sulle detrazioni fiscali

bonus mobili ed elettrodomestici 2023

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida aggiornata sul Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2023, disponibile online. I contribuenti che intendono usufruire dell’agevolazione potranno scaricare il modulo online per inviare le proprie richieste di rimborso. La detrazione fiscale sarà pari al 50% della spesa sostenuta e potrà essere ripartita in 10 rate annuali.

Il fisco ha anche fornito un’utile infografica che riassume le scadenze e gli adempimenti da seguire per usufruire dell’agevolazione legata alla riqualificazione del patrimonio edilizio con le detrazioni previste dall’art. 16-bis del d.P.R. n. 917/1986.

La detrazione fiscale

Una misura utile a molti è quella della detrazione, una forma di sostegno fiscale che prevede la riduzione diretta dell’imposta dovuta in base al reddito complessivo, e si applica alle spese documentate effettuate per l‘acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati all’arredo di un immobile oggetto di intervento di ristrutturazione.

Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici non è altro che una detrazione Irpef prevista dalla legge di bilancio 2022, che prevede una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile per interventi di recupero del patrimonio edilizio. La detrazione è applicabile alle spese sostenute nel 2022, 2023 e 2024. Per quanto riguarda i grandi elettrodomestici, la classe minima richiesta è la “A” per i forni, “E” per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, “F” per i frigoriferi e i congelatori. Inoltre, la detrazione può essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, a partire dall’anno in cui è stato effettuato l’acquisto.

Il governo ha insistito sulla detrazione fiscale, una forma di agevolazione concessa dal fisco ai contribuenti che hanno sostenuto spese per interventi di ristrutturazione del proprio patrimonio edilizio. La detrazione è concessa a condizione che l’intervento sia stato realizzato a partire dal primo gennaio dell’anno precedente a quello in cui sono stati acquistati i mobili ed elettrodomestici. Per usufruire della detrazione, il contribuente deve indicare nel modello di dichiarazione dei redditi le spese sostenute e, se desidera, può optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. In quest’ultimo caso, si applicano le disposizioni previste dall’articolo 121 del Decreto Rilancio. La detrazione può essere richiesta solo per interventi finalizzati alla riqualificazione energetica e alla sostituzione di impianti obsoleti.

Quali interventi sono inclusi?

Il Bonus Mobili prevede interventi che possono dare diritto a detrazioni fiscali. Gli interventi inclusi sono: restauro, manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti e risanamento conservativo, ripristino di un immobile che ha subito danni per via di eventi calamitosi. La manutenzione ordinaria non dà diritto al bonus, infatti, per beneficiare del bonus è necessario che la condizione di emergenza sia stata dichiarata dal Governo.

Il restauro, il risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia riguardano tutti gli edifici interi. Questi lavori possono essere eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, o anche da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori possono vendere o assegnare l’immobile. Inoltre, la manutenzione ordinaria, la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo possono essere eseguiti anche su parti comuni di edifici residenziali. Tali lavori possono essere utili per ottenere una riduzione delle spese di gestione delle parti comuni degli edifici

Altre specifiche

La circolare del 22 dicembre 2020, n. 30/E dell’Agenzia delle Entrate specifica che il Bonus mobili è valido anche per i contribuenti che usufruiscono del Sismabonus, cioè gli interventi di riduzione del rischio sismico. Inoltre, nel periodo compreso tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, è possibile usufruire anche del Superbonus citato all’articolo 119 del decreto-legge n. 34/2020. Tale bonus è un’agevolazione fiscale che permette ai contribuenti di usufruire di una detrazione fino al 110% di quanto speso per la ristrutturazione della propria abitazione.

Non da meno, il Bonus Mobili prevede un tetto di spesa ammissibile che non deve essere confuso con l’importo speso per i lavori di recupero del patrimonio edilizio. La detrazione del 50%, che può essere ripartita in dieci quote annuali di uguale importo, viene applicata su una somma fissa a seconda dell’anno in cui sono stati effettuati gli acquisti. Per l’anno 2021, ad esempio, la detrazione si applica su un importo massimo di 16.000 euro, mentre quelli seguenti prevedono rispettivamente 10.000 euro per il 2022, 8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024. Inoltre, è importante ricordare che, presa in considerazione la natura del bonus, quest’ultimo è esclusivamente applicabile sugli arredi e i grandi elettrodomestici che non siano già presenti in casa.

I limiti per usufruire del bonus

Il limite massimo di spesa per usufruire della detrazione fiscale sull’acquisto di mobili è determinato in base all’anno in cui vengono effettuati gli acquisti. Ad esempio, nel 2021 il plafond massimo per usufruire della detrazione è stato fissato a 16mila euro. Se una persona ha speso 10mila euro in quell’anno, non potrà più usufruire di alcuna detrazione nel 2022. Se invece nel 2021 ha speso 6mila euro, avrà ancora a disposizione 4mila euro (16mila-6mila) per la detrazione nel 2022. La detrazione, dunque, può essere applicata solo ai prodotti acquistati nello stesso anno in cui si vuole utilizzare il bonus stesso.

 

 

 

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