Il Meltdown si racchiude nella manifestazione di improvvisi scoppi d’ira e rabbia incontrollati. Se in questa fase la crisi esplode venendo indirizzata verso l’esterno, invece durante lo Shutdown la crisi resta intrappolata dentro la persona. Nello Shutdown il sistema nervoso parasimpatico iperagisce spegnendo il sistema. L’organismo attraverso uno stato catatonico si protegge dagli stimoli eccessivi. 

Le due risposte al sovraccarico sensoriale sono crollo e arresto. Due risposte opposte che però hanno la stessa origine. Avviene quando la persona è sopraffatta e crolla, ciò può accadere per sovraccarico o straripamento emotivo. 

Il tracollo invece è una reazione di esternazione del disagio vissuto dalla persona. Le manifestazioni sono pianto, urla, autolesionismo, colpire oggetti, perdita di controllo. Dall’altra, lo spegnimento è il disagio che si interiorizza. La persona si disconnette dall’ambiente attraverso un cortocircuito interno. Fra le reazioni ci può essere il mutismo facendo risultare l’individuo noioso e assente. 

Non è possibile controllare del tutto o evitare queste crisi, ma possono essere ridotte con alcuni espedienti. Ad esempio fornire alle persone risorse e strategie di gestione emotiva. Bisogna mantenere la calma durante l’episodio e agire con sensibilità. È necessario comprendere anche il linguaggio non verbale per capire quando serve il contatto fisico e quando l’accompagnamento silenzioso.