Se amate le serie animate ed in particolare i Simpson e Futurama non potete perdervi la nuova serie firmata Disney+: Koala Man. Dal 9 gennaio sulla piattaforma di Topolino è approdata Koala Man, la nuova serie di Michael Cusack. L’artista è il creatore di YOLO: Crystal Fantasy e Smiling Friends. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Michael Cusack in merito al suo nuovo e davvero interessante progetto.
Koala Man segue Kevin, padre di mezza età, e la sua identità non tanto segreta, il cui unico superpotere è quello di avere una passione bruciante per il rispetto delle regole e l’eliminazione della piccola criminalità nella città di Dapto. Sebbene possa sembrare un sobborgo australiano qualsiasi, le forze del male, sia cosmiche che create dall’uomo, sono in agguato per colpire gli ignari abitanti di Dapto. Nel tentativo di ripulire la sua città natale e spesso coinvolgendo nelle sue avventure la sua famiglia infelice, Koala Man è pronto a tutto. Farà tutto il necessario per sconfiggere menti malvagie, orrori soprannaturali o peggio: gli idioti che non portano fuori i bidoni della spazzatura nei giorni giusti.
Koala Man è prodotto dal creatore/animatore australiano Michael Cusack (YOLO: Crystal Fantasy, Smiling Friends), mentre il co-creatore di Solar Opposites Justin Roiland, e gli autori di Pokemon: Detective Pikachu, Dan Hernandez e Benji Samit, sono gli executive producer. Anche Michael Cowap è executive producer. Koala Man è prodotto da 20th Television Animation.
Come sempre prima di addentrarmi nell’intervista vi lascio di seguito il trailer di Koala Man, serie disponibile dal 9 gennaio solo sulla piattaforma di Disney+.
Ciao Michel, dato che la serie è ambientata in Australia e tu sei un cittadino australiano, quanto del tuo vissuto personale in termini di location hai scelto di ricreare?
“L’obiettivo era… era un programma per la tv americana. L’obiettivo era provare davvero a fare uno spettacolo australiano per gli americani e vedere quanto possiamo cavarcela. Sono stato ispirato nella creazione della serie da dove sono cresciuto e dai personaggi e dalle persone della mia vita, da chiunque è entrato a far parte del mio vissuto. Volevo fare uno show che fosse davvero vicino al mio cuore e sì tutti sono stati molto felici di portarlo sullo schermo così io sono ora davvero molto emozionato.“
Qualcuno dei tuoi personaggi è ispirato ad una persona reale?
“Confesso che dietro ai personaggi del mio show si cela una vera e propria miscela di persone, un vero mix di diverse persone che conosco e con cui ho avuto rapporti o che ho incontrato lungo il percorso. Mi sono ispirato a tanto da molti amici e dai miei genitori. Gli amici ed i genitori sembrano essere la migliore fonte d’ispirazione per me. Perciò per rispondere pienamente alla tua domanda ti dico che non mi sono ispirato a nessuno in particolare, specificamente, ma ho messo molte persone all’interno della mia storia. Ho proprio fatto bel mix di persone che conosco. Nessun personaggio è propriamente ispirato a qualcuno ma a più persone alla volta.”
Il protagonista è particolarmente legato al rispetto delle regole, è il suo super potere. Dato che ora è davvero tanto frequente infrangerle penso che potrebbe essere davvero cool questo potere. Cosa ne pensi?
“Beh, penso che sia un personaggio fantastico, molto interessante dato che non ha veri super poteri, non ha poteri reali e concreti tipici degli eroi in maschera, ma sicuramente si preoccupa delle regole. Io penso che sia davvero molto vecchia scuola. Segue ad esempio la mentalità di un baby boomer che ha perso il tocco ed è infastidito da come il mondo sta progredendo. Ha un genere molto distintivo e personale di visione su come vuole affrontare i problemi e svolgere la propria attività da eroe. Questo ragazzo (Koala Man) dovrebbe probabilmente candidarsi alle elezioni politiche o qualcosa di simile al posto di fare il supereroe. Ha un animo politico. Ma non lo farà resterà fisso sulla sua attuale professione. Direi che anche quella gli riesce abbastanza bene. Che dici? Koala Man vede come si comportano le persone e pensa che sia arrivato il momento di fare qualcosa, si sente in dovere di intervenire per fare qualcosa e risolvere la situazione. Io vedo molto spesso questo atteggiamento nella generazione odierna e, siccome avevo questo pensiero fisso da un po’, ho scelto di esprimerlo in questa serie. Penso che sia divertente vedere che è un super eroe ad affrontare e risolvere quel tipo di faccende.”
Koala Man è una serie animata per adulti, creata per adulti e personalmente la adoro. Tuttavia, sappiamo entrambi che ci sono altre serie con questo obiettivo specifico e quindi vorrei sapere se sei stato ispirato da qualcuna di queste serie? E posso dire che all’interno del tuo show rivedo un po’ dei The Simpson e Futurama? Ti auguro il meglio per Koala Man, come hanno avuto tutte queste serie in passato.
“Oh sì, io sono cresciuto guardando i The Simpson e Futurama. Questo era esattamente l’obbiettivo che avevo con la serie. Entrambe sono molto curate, hanno showrunners, scrittori e intere stanze in cui gli stessi si riuniscono per discutere della serie, creare le voci, e tutto ciò che circonda la serie. Alla fine, il risulto non è mai fato da soli ma è il frutto di un lavoro di team. Io ho sempre pensato che fosse davvero cool collaborare con altri. Ho sempre pensato che possano coesistere sia progetti individuali che curi da solo in toto, che riflettono la tua sola visione, che progetti di squadra, fatti insieme ad un team spettacolare di persone che ti aiuta a crescere ed in cui ci si scambiano idee, ci si confronta e si progettano grandi cose assieme. Per me è davvero molto interessante e sono davvero moto felice di far parte di un progetto così grande come questo. Tornando al focus della domanda: assolutamente sì! Sono in generale stato molto ispirato dal processo creativo che si cela dietro i Simpson ma in generale è stato lo show stesso ad ispirarmi. Amo le sit-com animate, le storie di famiglia e le famiglie in generale. Mi sono sentito come se una serie del genere di stampo australiano non fosse mai stata. Ho pensato fosse qualcosa di unico.”
Parlando dell’animazione e del design dei tuoi personaggi, com’è stato il processo di creazione della serie tv?
“Il processo di creazione è stato interessante, avevo il mio team fatto da designer e animatori con cui ho lavorato assieme e mi hanno consentito di elevare la qualità del prodotto. Per quanto riguarda ad esempio la modellizzazione dei personaggi sono stato tanto aiutato. Come puoi vedere tutti sono molto uniformi, hanno lo stesso stile. Puoi riconoscere la serie diciamo. Sullo stile dei Simpson. È stato un processo creativo molto interessante grazie al fatto che ho lavorato con persone ben più talentasse di me.”
Alla fine della serie c’è un episodio speciale chiamato Hot Christmas. Possiamo dire che è una puntata speciale una sorta di Speciale Natale. Lo adoro e vorrei sapere quando ti è venuta l’idea di realizzarlo? È stato uno dei primi episodi che hai deciso di creare?
“Mi è sempre piaciuta l’idea di creare un episodio di Natale al caldo perché in Australia durante il periodo di Natale è caldo. Gli showrunners e gli scrittori della serie erano totalmente d’accordo con me ed hanno subito amato l’idea anche loro. Questo è stato fantastico per me perché potevo parlare di qualcosa che è davvero molto australiana e gli americani solitamente lo adorano e lo trovano un modo di farlo ancora meglio. Si l’Hot Christmas Episode è qualcosa che volevo fare da tanto tempo. Sai io amo il Natale. Quindi volevo dedicare un capitolo a questa festa però aveva senso che fosse “HOT”, caldo. È molto caratteristico degli australiani e aveva senso che fosse così. È un momento molto nostro quello del Natale al caldo e ci rappresenta davvero.”
Il titolo è sicuramente la cosa che da subito mi ha colpito di più del tuo spettacolo. C’è una storia dietro? Perché hai scelto questo nome per il tuo personaggio?
“Ho solo pensato che… sai è una cosa davvero divertente per me quando le persone pensano spesso agli uomini australiani che siano solo straccioni o cose ti questo tipo. Perciò per me è stato davvero divertente vedere Kevin, un personaggio come lui, come invece una persona molto prudente, indipendente, molto intelligente e cose simili. Intellettuale anche. Da uomo australiano per me è stato molto divertente. Abbiamo personaggi come Omer Simpson o Peter Griffin che sono come “ogni uomo” ma per me in Australia la cosa è leggermente diversa “ogni uomo” vede sé stesso come, si vede come un intellettuale anche quando sono personaggi decisamente lontani dal tipo di intellettuale che noi immaginiamo. È ciò e leggerete bizzarro ma per me allo stesso tempo risulta essere estremamente divertente. E questi uomini voglio essere dei supereroi proprio come Kevin.”
La serie tv si compone di 8 episodi già tutti disponibili sulla piattaforma streaming di Topolino dal 9 gennaio. Se amate le serie animate non potete assolutamente perderla. È perfetta sia per i fan di The Simpson che di Futurama. Come le appena citate e fortunate serie precedenti, Koala Man è destinata ad un pubblico adulto, non ai giovanissimi spettatori e men che meno è rivolta ai bambini. Io personalmente apprezzo tanto la scelta di destinare il prodotto ad un pubblico adulto. In primis perché l’obiettivo di coloro che hanno progettato lo show era quello di porsi in concorrenza e in diretto confronto con i Simpson e Futurama e, pertanto, solo realizzando un prodotto rivolto allo stesso target si sarebbero potute toccare le medesime o simili tematiche. In secondo luogo, perché spero sia ormai crollato il preconcetto che da secoli affligge i prodotti d’animazione: non tutto ciò che è animato è rivolto ad un pubblico minorenne. Fin dagli anni ’80 lo spettatore medio si è convinto che i prodotti animati siano pensati e scritti per bambini ma questa non è una regola. Forse i cartoni Disney hanno come solo come target le famiglie e quindi i piccoli di casa, nemmeno poi sempre dato che sono perfettamente in grado di comunicare messaggi diversi a seconda dell’età. Certamente le serie animate Marvel degli anni ’90 ampliavano il pubblico di riferimento, rivolgendosi prevalentemente ai giovani adulti. Per non parlare delle tanto citate The Simpson e Futurama, dichiaratamente per adulti. Vi basterà visionare i primi minuti di Koala Man per comprendere che la serie vuole intrattenere un pubblico adulto di appassionati.
La storia è davvero originale e, come ha dichiarato, nell’intervista che potete leggere sopra, il creatore della stessa Michael Cusack è davvero australiana. Lo show si ambienta interamente in un paesino non precisamente identificabile situato in Australia, città natale di Cusack. Kevin è un padre di famiglia dedico alla protezione dei suoi affetti e particolarmente sensibile verso tematiche importanti come il rispettato e la cura dell’ambiente ed in generale le regole. Già solo visionando il primo capitolo vi accorgerete che Kevin non è un uomo qualsiasi ma ha un super potere: vigilare ed istruire i cittadini al rigido rispetto delle regole. La missione di Kevin è per lui una faccenda davvero seria e non solo di contorno. Mentre è in “missione” indossa i panni di Koala Man, il supereroe mascherato da animale simbolo dell’Australia, scelta per nulla casuale. Come anche Cusack ha dichiarato nella nostra intervista esclusiva, la serie è profondamente legata alla visione australiana degli australiani e questo era precisamente lo scopo di coloro che hanno realizzato il progetto. Koala Man è irriverente, divertente e al tempo stesso istruttiva. Sensibilizza su tematiche ambientali fin dai primi minuti, contrasta il vandalismo e lo spreco di risorse.
Non è una semplice serie animata per adulti ma ha diversi obiettivi, tra cui quello di sfatare diversi miti sulla popolazione australiana e sensibilizzare su tematiche importanti ed all’ordine del giorno.
Molto apprezzabili sono i design dei personaggi. In questo ho rivisto tanto dei Simpson e di Futurama, probabilmente più di Futurama. Se prestate attenzione ai vari momenti dello show vi accorgerete che molti personaggi hanno diverse cose in comune con Philip J. Fry, Philip J. Fry e compagnia cantante. Per quanto concerne i dialoghi, la struttura famigliare e la visione di cittadina direi che lo show di Disney+ evoca in più occasioni la serie con i protagonisti gialli più iconici di sempre.
Concludo il mio breve excursus dedicato a Koala Man consigliandovi di visionare la serie dato che l’ultimo episodio merita tutta l’attesa. Hot Christmas è semplicemente fantastica. Chi non ha mai pensato di trascorrere almeno un Natale al caldo? Bene, Michael Cusack ha scelto di farci un regalo: da australiano sa bene cosa significa passare il Natale in un periodo diverso rispetto all’immaginario collettivo associato alle feste e ce lo mostra in Koala Man. D’ora in poi il Natale non avrà più la stessa atmosfera.
Infine, vi ricordo che un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori.