Direttamente da San Francisco, un team di ricercatori ha comprovato come una chirurgia aggressiva possa prolungare la sopravvivenza nei tumori al cervello di basso grado. Si tratta di astrocitoma e l’oligodendroglioma, due sottotipi del glioma. I ricercatori hanno analizzato 392 pazienti con glioma diffuso di basso grado per la durata di vent’anni. Ben 20mila persone in America sono colpite da una forma di tumore come il glioma di basso grado al cervello. Nello specifico ci sono due sottotipi: l’astrocitoma e l’oligodendroglioma. Queste forme colpiscono maggiormente giovani adulti e persone di mezza età.
Per gli autori dello studio un intervento chirurgico aggressivo, che vuole eliminare il tumore subito dopo la diagnosi, darebbe un vantaggio a livello di sopravvivenza. Nell’astrocitoma, soprattutto, le persone con meno tumore residuo allungherebbero l’aspettativa di vita a 20 anni, dopo la resezione del tumore. Quelle con tumore maggiore post operatorio vivrebbero in media 9 anni.
Una chirurgia accurata contro l’oligodendroglioma riporta una sopravvivenza di 19,9 anni rispetto a oltre 20 con poco tumore residuo. L’intervento più rischioso denominato “gross total resection”, dove viene rimosso tutto il tumore visibile, riporta una sopravvivenza di 16,2 anni all’astrocitoma. Chi invece non fa questa operazione riporta una sopravvivenza di 11,4 anni.
- Tumore del cervello di basso grado. Chirurgia “aggressiva” prolunga sopravvivenza (quotidianosanita.it)