La Gigafactory europea di Tesla finisce al centro dei ciclone. «Turni di lavoro estenuanti e minacce di ritorsioni per chi protesta», sono queste le accuse sollevate dalla politica a dai sindacati.

Il sindacato tedesco IG Metall sostiene che i lavoratori di Tesla abbiano paura di parlare liberamente delle loro condizioni di lavoro. Durante la conferenza stampa annuale, IG Metall, che ha un ufficio vicino alla fabbrica e afferma di essere in contatto regolare con i lavoratori, ha dichiarato che un numero crescente di lavoratori ha segnalato un’improvvisa impennata dei turni di lavoro.

I lavoratori tedeschi – denuncia il sindacato – sarebbero sempre più preoccupati di discutere liberamente le loro condizioni di lavoro a causa degli accordi di non divulgazione che hanno firmato al momento dell’assunzione.

Ad accentuare le polemiche ci pensa un nuovo annuncio di lavoro pubblicato dal sito ufficiale della casa automobilistica. “Cercasi investigatore con esperienza nell’attività di intelligence”. Inutile dire che i sindacati temono che questa nuova figura professionale possa servire proprio a sorvegliare i dipendenti, fornendo informazioni all’azienda su eventuali attività sindacali.

Le denunce dei sindacati sono state riprese dalla politica locale. Anche la CDU, il partito di cdx, ha espresso preoccupazione per le condizioni di lavoro dei dipendenti di Tesla. Nel frattempo l’amministrazione locale ha preferito non commentare.