Dal 13 gennaio è su Prime Video la serie TV Hunters 2, che ritorna per un finale che riporta insieme il gruppo di cacciatori di nazisti che, in questi ultimi episodi, devono vedersela direttamente con Adolf Hitler. La storia al centro di questa seconda stagione vede il personaggio di Jonah prendere le redini del gruppo, per un’impresa che porterà i cacciatori dall’Europa verso il Sud America. Vi proponiamo qui sotto la recensione di Hunters 2.
Gli echi tarantiniani
Senza il personaggio di Meyer Offerman interpretato da Al Pacino, il gruppo di cacciatori viene guidato da Jonah Heidelbaum, che a Parigi sta ancora portando avanti la sua lotta nei confronti dei vecchi membri del Terzo Reich. La ricerca di un superstite porterà Jonah a scoprire l’esistenza di Adolf Hilter, la cui presenza in Sud America era stata già rivelata al pubblico alla fine della prima stagione di Hunters.
Nonostante Meyer Offerman sia uscito anzitempo dalla storia, la sua presenza in Hunters 2 è più che viva, ed i flashback del 1975 ricostruiscono un percorso che è in piena continuità con il 1979, periodo in cui i cacciatori di nazisti decidono di ritrovarsi per l’ultima grande missione da affrontare. La qualità del lavoro dietro questa produzione è notevole e si vede fin dalla prima scena dell’episodio iniziale di Hunters 2, in cui vediamo il Colonnello, interpretato da Lena Olin, protagonista di un momento all’interno di un negozio di dolci che rievoca un qualcosa della performance di Christopher Waltz in Bastardi senza Gloria.
E proprio il film di Quentin Tarantino può considerarsi uno dei punti di riferimento di Hunters 2, con i protagonisti della serie che si ritrovano all’interno di un intrigo ancora più grande, cruento, e che li porterà ad aumentare il tasso di rischio e violenza. Il percorso fatto da alcuni personaggi è notevole, ed il Jonah della seconda stagione è un character diverso rispetto a quello visto all’inizio della prima stagione.
L’abilità della produzione nella realizzazione di Hunters è stata quella di far compiere ai personaggi protagonisti un percorso di crescita, portando anche un certo spessore nella storia. Jonah Heidelbaum nella seconda stagione è una figura tormentata, che trova forza nell’avere intorno la sua squadra. Ogni singolo personaggio preso in solitaria sembra essere per certi versi smarrito e meno forte, di fronte alla minaccia di un possibile Quarto Reich. A spiccare è anche Jerrika Hinton con la sua Millie Morris, un personaggio che si trova ad affrontare situazioni sempre più cruente, ma, allo stesso tempo, si ritrova a interrogarsi e ad affrontare le proprie fragilità.
Saper giocare tra Storia e genere
Hunters è una serie TV che, nonostante metta gli intrighi, il thriller e l’azione al centro della storia, riesce anche a dare spessore alle singole figure che vengono portate sullo schermo. Spicca anche la presenza di un redivivo Adolf Hitler la cui comparsa sulla scena risulta sempre essere di grande effetto. La cura verso la fotografia e la messa in scena aiutano a proporre una serie TV di un livello piuttosto alto. Hunters sembra attingere a piene mani dalle ispirazioni tarantiniane di Bastardi senza Gloria, calando la trama ed i personaggi in un contesto così simile ed anche così diverso. Intrigano alcune citazioni e ricostruzioni che ammiccano ad un certo tipo di cinema, come una scena del secondo episodio che si rifà in pieno a Tutti insieme Appassionatamente.
In questo Hunters 2 mostra un grande gusto ed un’attenzione ai dettagli ed al comparto visivo che impreziosiscono i singoli momenti. Ma la scrittura è un altro elemento di valore di questa serie TV targata Prime Video, considerando che già il soggetto della storia è intrigante, anche se, per certi versi, già visto. Ciò che rende speciale Hunters è il modo in cui la caccia ai nazisti viene realizzata, e la cura che è stata data al percorso dei personaggi protagonisti, che riescono ad uscire fuori dallo schermo ed a raccontare qualcosa di sé che va al di là del percorso del singolo character in una storia di genere.
Hunters 2 è una serie TV che appassionerà tutti coloro che amano gli incroci tra Storia e genere, per un modo fresco di entrare nel passato recente, scavando a piene mani nel Novecento, per un telefilm che è ambientato negli anni Settanta, ma che, chiaramente, propone dei fortissimi echi degli anni Quaranta. Il fatto che si stia parlando di una storia di finzione non tradisce comunque una certa accuratezza nei costumi, in alcuni dettagli storici, e nel volere tratteggiare in maniera scrupolosa il contorno di una serie TV che aveva già colpito gli spettatori durante la sua prima stagione lanciata tre anni fa. Concludiamo questa recensione di Hunters 2 consigliando la visione di questi ultimi episodi, che continuano a mantenere alta la tensione e l’attenzione verso i dettagli, per una storia che intriga e che entra con gusto verso un punto fondamentale del nostro percorso all’interno del Novecento.
Hunters 2 è disponibile dal 13 gennaio su Prime Video.
Si conclude la caccia ai nazisti con Hunters 2, la seconda stagione della serie TV di Prime Video, che mostra ancora una volta la qualità e la cura sia visiva che di scrittura delle varie puntate.
- Grande cura visiva e di scrittura.
- Il percorso dei singoli personaggi è ben strutturato e approfondito.
- Il ritmo è degno di una buona storia di genere.
- La parte clou della stagione viene molto diluita nelle puntate.