La storia ha del surreale, eppure The Wrap riporta oggi un’indiscrezione con tanto di replica del protagonista della vicenda, il noto cineasta Michael Bay, Re del blockbuster sfrenato, celebre per le scene più esplosive (nel vero senso della parola) della storia del cinema. A quanto pare, sul set romano dell’action movie Netflix 6 Underground – che vedeva tra i suoi protagonisti Ryan Reynolds – sarebbe morto un piccione, travolto da un dolly, e le autorità locali hanno fatto ricadere la colpa sul responsabile delle riprese, lo stesso Bay, che dal 2018 nega ogni addebito di colpa in merito.
L’accusa nasce da delle presunte prove fotografiche consegnate alle autorità da un ignoto fotografo, che avrebbe scattato foto dell’incidente per poi solertemente rigirarle alle Forze dell’Ordine. Al di là dello straniamento iniziale dell’accusa, provocare danni, lesioni e addirittura morte a un animale è comunque un reato, e i piccioni, come tutta la fauna e i volatili selvatici, sono protetti dalla legge italiana e da quella europea.
Sono notoriamente un animalista e un attivista dei diritti degli animali. Nessun animale coinvolto nella produzione è rimasto ferito. Come in tutti i trenta anni di carriera precedente.
Abbiamo prove video, una moltitudine di testimoni ed esecutivi della sicurezza che ci scagionano della accuse e sconfessano quell’unica foto paparazzata, che racconta una storia falsa. C’è un procedimento in atto quindi non posso scendere nei dettagli, ma sono fiducioso che prevarremo, quando testimonierò in tribunale. Mi è stato offerta, dalle autorità italiane, la possibilità di archiviare il tutto pagando una piccola multa, cosa che ho rifiutato perché non mi dichiarerò colpevole di aver ferito un animale.
afferma Bay.
Insomma, il procedimento è ancora in corso, ma è da verificare cosa sia davvero accaduto, senza contare che un eventuale incidente colposo del genere difficilmente potrebbe essere imputabile direttamente o indirettamente al regista.
Questa la sinossi di 6 Underground:
Qual è la cosa più bella di essere morti? Non è liberarti del tuo capo, delle tue relazioni finite o della tua fedina penale. La cosa più bella di essere morti è… la libertà. La libertà di combattere le ingiustizie e i mali del mondo senza che nessuno ti ostacoli o ti dica “no”. “6 Underground” introduce una nuova tipologia di eroi d’azione. Sei individui provenienti da tutto il mondo, ognuno con capacità impareggiabili, sono stati scelti non solo per le loro abilità, ma anche per il loro desiderio specifico di cancellare il proprio passato per cambiare il futuro. La squadra viene formata da un enigmatico leader (Ryan Reynolds), la cui unica missione nella vita è assicurare che quello che verrà ricordato dei componenti siano le loro azioni, non i loro nomi.
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