Neil Druckmann, il vice presidente di Naughty Dog, ha dichiarato di essere rimasto affascinato dallo stile narrativo di Elden Ring ed altri titoli come Inside, che si discostano da quello più esplicito e lineare dei prodotti dello studio. Proprio in virtù di questo interesse, Duckmann ha inoltre aggiunto che il team vorrebbe anche provare a sperimentare nuovi approcci dal punto di vista dello storytelling.
Di recente sono rimasto intrigato da cose come Elden Ring e Inside che non si basano molto sulla narrativa tradizionale per raccontare una storia”, ha detto Druckmann in un’intervista con il Washington Post. “Parte della narrativa migliore in The Last of Us è nelle cinematiche, ma c’è molto anche nel gameplay, nel muoversi in un’area e capire la sua storia solo guardandola ed esaminandola.
Per me in questo momento una delle gioie più grandi sono i giochi che si fidano delle capacità del proprio pubblico di capire le cose. Giochi che non ti tengono per mano, queste sono le cose che mi incuriosiscono guardando al futuro.
Ciò non significa che non avremo mai dialoghi o filmati in futuro, penso che quelli siano strumenti nella cassetta degli attrezzi… E penso che ci sia un modo di portare avanti quelle cose, almeno per il tipo di giochi che realizziamo in Naughty Dog. Sono davvero incuriosito e ancora una volta non vogliamo riposare sugli allori ma provare qualcosa di un po’ nuovo e differente, che magari non a tutti piacerà, ma va bene così. E le cose su cui stiamo lavorando al momento, posso dirvi che i team sono molto entusiasti dai vari progetti che abbiamo al momento in Naughty Dog.
Ovviamente resta ancora da capire in che modo la narrativa di stampo ambientale di FromSoftware andrà a influenzare i prossimi progetti degli autori di The Last of Us ed in quale misura, ma di certo le dichiarazioni di Druckmann fanno pensare a quella che sarà la direzione che il team intende intraprendere nei prossimi anni.