In un recente studio effettuato su alcuni pazienti si è registrato un ritardo nella degenerazione cognitiva pari a poco più di 5 mesi. In America la Food and Drug ha autorizzato il farmaco Leqembi per l’Alzheimer. A sviluppare il farmaco è stata l’azienda farmaceutica giapponese Eisai con la società statunitense Biogen. I risultati registrati sono stati promettenti per la malattia neurodegenerativa, di cui sono affetti 6,5 milioni di americani.
Il nuovo farmaco punta a ridurre il declino cognitivo e verrà somministrato ai pazienti che non hanno ancora lo stadio avanzato della malattia. Il farmaco costerà 26.500 dollari l’anno a persona. Non si ha ancora la conferma se Leqembi possa rallentare il declino cognitivo in modo significativo. Effettivamente lo ritarda solo di alcuni mesi (poco più di cinque).
La maggior parte dei pazienti non noterà la differenza. Parliamo di un effetto piuttosto piccolo e probabilmente al di sotto della soglia di ciò che definiremmo clinicamente significativo.
dottor Matthew Schrag, ricercatore in neurologia presso la Vanderbilt University
Inoltre, il farmaco porta qualche disagio, compreso il bisogno di infusioni due volte al mese e possibili effetti collaterali come il gonfiore al cervello. Il farmaco è un grosso rischio di sanguinamento per i pazienti che assumono fluidificanti del sangue o medicine per la prevenzione dell’ictus.