Susie è il veicolo progettato per portare astronauti e cargo nello spazio. Il suo obiettivo principale è quello di garantire l’indipendenza spaziale dell’Europa. La navicella è stata realizzata con tecnologie avanzate che consentiranno un ritorno sicuro dall’orbita dopo ogni missione.
Le sue caratteristiche sono state presentate durante l’ultimo convegno astronautico mondiale tenutosi a Parigi. Si tratta di un grande passo avanti nel campo della ricerca spaziale, grazie al quale sarà possibile effettuare viaggi più lunghi e con maggiore frequenza rispetto ad oggi.
Uno sguardo all’indipendenza spaziale dell’Europa
L’Europa sta prendendo sempre più il suo destino spaziale in mano. Prova ne è l’ultimo progetto presentato da ArianeGroup durante l’ultimo convegno astronautico mondiale: un veicolo orbitale riutilizzabile, conosciuto come SUSIE (Space Utility System for Independent Exploration). Questa navicella sarà in grado di portare uomini e cargo fino alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ed è un grande passo verso l’indipendenza e la sostenibilità delle missioni spaziali europee. Non c’è dubbio che questa innovazione cambierà radicalmente le capacità dell’Europa nel campo dello spazio profondo, consentendo di raggiungere mete finora irraggiungibili e scoprire nuovi territori da esplorare. Tuttavia, bisognerà affrontare ancora molte sfide prima che i nostri astronauti possano effettivamente viaggiare sulla SUSIE nello spazio profondo.
L’impatto di Susie sul futuro dell’esplorazione spaziale sarà senz’altro profondo. Tramite il lancio della capsula, l’Europa potrà acquisire una vera e propria indipendenza spaziale per volare autonomamente nello Spazio. Gli europei non dovranno più dipendere da veicoli forniti dall’estero, rappresentando un grande cambiamento e dimostrando la volontà di raggiungere importanti traguardi tecnologici ed economici. La capsula-razzo farà parte di un’importante infrastruttura, che consentirà alle missioni europee di essere più sicure ed efficienti. Grazie a questo innovativo progetto, non solo si ridurranno i tempi e le spese necessari per il lancio delle missioni, ma si otterranno anche maggiori dati sull’Universo che possono essere utilizzati dai ricercatori in tutto il mondo. È certamente entusiasmante rafforzare la presenza europea nello Spazio con questa incredibile avventura!
Il Convegno Astronautico Mondiale
L’evento tenuto dal Convegno Astronautico Mondiale ha permesso agli esperti di cooperare in modo più efficace ed efficiente sullo sviluppo di nuove tecnologie e strategie spaziali in grado di accelerare la crescita del settore. Durante il convegno, ArianeGroup ha presentato il progetto SUSIE – Short Upgraded Space Infrastructure for Europe con l’obiettivo primario di fornire ai paesi membri dell’Unione Europea una gamma più ampia di mezzi e servizi spaziali indipendenti.
Il programma mirava inoltre alla creazione di un veicolo orbitale riutilizzabile che potesse trasportare astronauti e cargo in orbita. Oltre a questo, si puntava all’ottenimento della massima autonomia possibile per le operazioni spaziali europee nel futuro. Il Convegno stato dunque fondamentale nel costruire le basi per l’indipendenza europea nello Spazio, oltre che per erigere un terreno fertile per lo sviluppo dei razzi-navicelle. Del resto, Susie è un veicolo riutilizzabile che può portare astronauti e cargo in orbita con il massimo livello di efficienza ed affidabilità con l’obiettivo di rendere possibili missioni interplanetarie con equipaggio umano, voli regolari verso la Luna e le stazioni orbitali e missioni robotiche fino a Marte.
Il fallimento di Hermes e la capsula dei primi 2000
Molto prima che l’Europa si mettesse alla ricerca di un mezzo con cui raggiungere la sua indipendenza nello Spazio, l’agenzia spaziale europea ha tentato due volte di lanciare veicoli spaziali autonomi, ma entrambi sono falliti. La prima prova fu il programma Hermes della fine degli anni 90, che tentò di mandare in orbita un veicolo autonomo senza equipaggio. Purtroppo, il lanciatore Ariane 5 andò a fuoco durante la missione di test. Dopo Hermes, l’ESA mise in campo un altro progetto chiamato Capsula dei primi 2000: questo programma prevedeva ancora un volo intorno alla Terra ed era destinato a diventare un punto di svolta per le future missioni umane. Tuttavia, anche questo progetto è stato respinto per svariati motivi tecnici ed economici. L’errore più grande commesso da queste operazioni è stata la mancanza di flessibilità nel progetto e nelle aspettative. I mezzi definiti dal programma erano troppo complessi da gestire e troppo costosi da finanziare adeguatamente.
SUSIE è stato progettato appositamente per evitare tali problematiche ed è quindi possibile ipotizzare che rappresenterà un successo duraturo nella storia dell’esplorazione spaziale europea. La prospettiva di un’indipendenza spaziale dell’Europa è più reale che mai con l’introduzione di SUSIE. Questo sistema modulare è flessibile, economico e capace di condurre missioni nello spazio su breve periodo. Per l’Europa si aprono quindi nuove possibilità per la ricerca scientifica e le applicazioni utili alla società. Ciò porterebbe a un futuro promettente con innovazioni tecnologiche continue, miglioramenti delle infrastrutture esistenti e iniziative che contribuiranno a rafforzare la posizione dell’Europa nel settore spaziale globale. Insieme, possiamo trasformare le nostre aspirazioni in realtà!
- SUSIE, l’indipendenza spaziale dell’Europa (aliveuniverse.today)