Ginny & Georgia 2 è da oggi finalmente disponibile su Netflix. Dopo quasi due anni Netflix ha caricato sulla propria piattaforma l’attesissima seconda stagione della serie drama young adult in grado di tenere incollati allo schermo anche genitori e nonni. Ginny & Georgia 2 si è fatta attendere davvero tanto ma vi assicuro che l’attesa è più che meritata. La seconda stagione eguaglia la prima sotto diversi profili, mentre per ciò che concerne le relazioni, le tematiche e lo spazio che viene assegnato alle stesse Ginny & Georgia 2 risulta sicuramente superiore.
Inutile dire che i 10 episodi da circa 1 ora ciascuno tengono incollati allo schermo. Il tempo vola quando si è in compagnia di Ginny e Georgia. Non mancano ship e personaggi ovviamente detestabili. La serie Netflix che può essere definita Una mamma per amica 2.0 merita assolutamente la visione, la seconda stagione è da segnare nella vostra to watch list del 2023. Fossi in voi recupererei subito la prima stagione e mi butterei a capofitto sulla seconda.
Come sempre, prima di addentrami nella recensione di Ginny & Georgia 2, ecco il trailer della seconda stagione dello show Netflix.
Ginny & Georgia 2: quando la seconda stagione batte la prima
Vi è mai capitato di trovare la seconda stagione di una serie tv superiore rispetto alla precedente? A me devo ammettere che ultimamente capita spesso e volentieri. Forse le piattaforme streaming comprendendo il successo di una serie ed il potenziale che ne deriva cercano di migliorarsi e non semplicemente di eguagliare i risultati precedenti. Un esempio lampante è dato con Stranger Things. Lo show tra i più universalmente amati di Netflix si è superato stagione dopo stagione, catturando sempre più pubblico. La prima stagione di Stranger Things è stata si tanto acclamata da pubblico e critica ma non come le successive. Complice anche un consistente aumento di budget, Stranger Things 2 ha superato le aspettative ed ha conquistato il pubblico dei più scettici. Per non parlare della popolarità che la serie ha raggiunto con la quarta stagione. Ormai la serie dei fratelli Duffer è entrata a piedi pari nella cultura pop.
Non posso tralasciare anche The Witcher, sempre restando tra gli show fantasy di Netflix. La prima stagione aveva colpito diversi spettatori ma la seconda ha conquistato praticamente tutti. Netflix sembra abbia adottato questo standard: una prima stagione esplorativa ma d’impatto ed una seconda decisamente esplosiva.
Tra il genere teen drama non posso che confrontare Ginny & Georgia 2 con Outer Banks, serie teen mystery di Netflix. Lo show dedicato ai Pougues parte con una prima stagione non particolarmente brillante ma rimedia in corsa con una seconda decisamente più accattivante. Siamo ancora in attesa della terza stagione di OBX ma sono certa ch la qualità non scenderà di un millimetro.
Premesse a parte Ginny & Georgia già dalla sua prima stagione è riuscita a sorprendermi e tenermi incollata allo schermo della tv. Le premesse di base sono semplici ma il come vengono costruite e il modo in cui i vari fili vengono tessuti cambia decisamente rispetto ai prodotti più convenzionali. Il passato dei personaggi si fonde con il presente in maniera sapiente. Mediante flashback assistiamo ad una narrazione non lineare grazie alla quale pian piano conosciamo le ragioni che si celano dietro determinati atteggiamenti dei personaggi. Per essere ancora più precisi: il passato che bussa alla porta è quello di Georgia. Durante i flashback scopriamo in ordine cronologico la vita della giovane Georgia, i segreti e le bugie che continua a raccontare per lasciarsi la sua vita passata alle spalle. Nella prima stagione gli showrunner ci avevano raccontato le origini della protagonista e l’inizio della sua relazione con il padre di Ginny, in questa seconda, invece, assistiamo all’evoluzione di Georgia post Zion e successivamente all’incontro con il padre di Austin, una figura rimasta nell’ombra nei primi capitolo ma che da metà della seconda stagione sarà pronta a scardinare gli equilibri.
Ginny & Georgia: ecco Una mamma per amica 2.0
La storia vede protagoniste l’esuberante Georgia e la figlia Ginny. Le due hanno traslocato più volte e per questo la teenager si ritrova sempre ad essere sempre l’ultima arrivata a scuola. Una situazione che non le permette di integrarsi pienamente. Come se non bastasse spesso sembra lei l’adulta tra le due. Quando madre e figlia si trasferiscono ancora una volta per ricominciare da capo, i segreti del passato di Georgia mettono a repentaglio il loro futuro. Il cast vede protagoniste Antonia Gentry (Raising Dion), nei panni della quindicenne che spesso si sente messa in ombra dalla madre, e Brianna Howey (Batwoman) che interpreta l’esuberante madre.
La prima stagione e affrontava si il rapporto madre figlia ma si concentrava più che altro sul passato di Georgia e sulle nuove amicizie di Ginny. Georgia è stata praticamente fin da subito una ragazza madre, non perché il padre della piccola l’avesse abbandonata ma per scelta di vita. Georgia è forte e determinata, sa cosa vuole e non ha paura di correre a prenderlo. Purtroppo però qyesta forza d’animo non si è forgiata da sola. Georgia non ha vissuto un’infanzia serena e protetta, fin da piccola è stata vittima di abusi e violenze in famiglia. Quando aveva 15 anni ha scelto di abbandonare il tetto di casa e vivere da sola. Nelle difficoltà ha forgiato il suo animo ribelle ed anticonformista. Georgia è disposta davvero a tutto pur di difendere chi ama e conquistare la posizione che pensa di meritare. Per Georgia il fine giustifica i mezzi, certo, tutto ciò che fa non lo compie a cuor leggero ma nemmeno con troppi pentimenti. In questa seconda stagione assisterete ad una Georgia nel pieno della sua carriera: ora è “sindachessa”, futura moglie del sindaco di Wellsbury, e membro di un’importante gruppo di raffinate cittadine. Sembra avere tutto sotto controllo, forse però i suoi figli non sono così semplici da comprendere come credeva.
Ginny è la protagonista indiscussa della seconda stagione. Nei primi episodi della stagione d’esordio siamo rimasti tutti affascianti dal carisma della madre della ragazza, dalla sua capacità di reinventarsi, dalla sua forza e dalle ambizioni. La piccola Ginny appariva fin troppo docile, senza una vera personalità definita e in continuo disaccordo con la madre. La giovane non aveva mai avuto amiche vere e perciò nella nuova città si lascia trasportare degli eventi e non esprime quasi mai la sua opinione per timore di ferire i sentimenti delle nuove compagne e per paura di perderle. La relazioni non sono semplici per Ginny ed infatti non riconosce subito il vero amore e preferisce percorrere la strada più semplice, finche il cuore non decide di sovrastare la ragione e scombinare la vita della ragazza.
Le relazioni in Ginny & Georgia 2 vengono molto approfondite, non soltanto il rapporto madre figlia. Sicuramente in questi nuovi capitoli assisterete ad un confronto diverso tra Ginny e Georgia, ora la figlia sa cosa è in grado di fare la madre e purtroppo non può più guardarla come prima. Ginny si sente complice, responsabile e vittima allo stesso tempo. Affronta Georgia a più riprese e non le risparmia critiche e pensanti osservazioni. Il rapporto tra le due è più conflittuale del previsto. I momenti di tensione e tristezza in Ginny & Georgia 2 sono diversi ma, complice la storia d’amore con Marcus e gli affetti di Georgia, non mancano momenti più teneri.
La salute mentale è la vera protagonista di Ginny & Georgia 2
Ginny & Georgia 2, come vi ho già ribadito in apertura dell’articolo, è superiore rispetto alla pretendete stagione per diversi motivi, primo fra tutti: lo spazio dedicato alla salute mentale. Ginni è l’assoluta protagonista dei nuovi capitoli della serie. La ragazza fin dalla prima stagione ha dato segni di disagio e sofferenza. Sapevano che era un’autolesionista e potevano intuire le ragioni che la portano a recarsi del male. In Ginny & Georgia 2, a seguito della scoperta delle malfatte della madre, Ginny sceglie di rifugiarsi inizialmente dal padre a Boston, unica figura adulta con cui la figlia si confida. Grazie alla premure del padre Ginny sceglie di iniziare un percorso con la terapeuta al fine di trovare gli strumenti per stare bene. Questo è il desiderio di Ginny: stare bene. La ragazza più e più volte dichiara ad amici e famigliare di stare bene, tutto è ok ma in realtà è solo apparenza. La piccola è distrutta e i traumi del suo passato e le nuove scoperte del presente la causano brutti attacchi di panico, insonnia e la continua necessità di procurarsi del male. Scoprire la cause scatenanti è l’unica maniera per poter rimediare al dolore che la affligge. Durante la cura la psicologa le suggerisce di appuntare sul diario le sensazioni che prova, Ginny trasforma questo strumento in arte-terapia. Le emozioni più forti, rabbia e dolore, diventano poesia. Una poesia che colpisce senza mezzi termini. Pura e libera come solo mendiate le parole scritte su carta Ginny riesce ad essere.
In Marcus (Felix Mallard) Ginny trova l’amore vero: un sentimento che non conosce barriere e se le incontra le sfonda. I due ragazzi hanno affrontato diversi problemi per poter stare assieme e nonostante tutte le difficoltà di sono scelti. Marcus comprende Ginny per davvero, non finge di farlo ma è in completa sintonia con lei. I due ragazzi sono simili e diversi allo stesso tempo, gli basta un solo sguardo e non servono parole.
Marcus è un personaggio complesso e pronto a sorprenderti. Non è il classico bad boy che quando trova la ragazza giusta è pronto a cambiare. Marcus è sempre stato un bravo ragazzo, solo che non lo mostrava. Fin da subito si è dimostrato il più coinvolto nella relazione e i modi in cui tratta Ginny lo dimostrano apertamente. Non nasconde più i suoi sentimenti, li dichiara a squarcia gola. È il confidente di cui Ginny a bisogno e l’unico a cui riesce a rivelare tutti i suoi segreti.
La tematiche razziale presente anche nella prima stagione viene ripresa nei nuovi capitoli. Ginny è vittima di attacchi velati sotto il profilo razziale da parte di insegnati e amici. Il professore di lettere di fatto è poco inclusivo e si dimostra a più riprese discriminatorio. Gli amici, invece, non si rendono conto di commettere brutte cadute di stile. Solo con il padre e con la nuova amica Bracia (Tameka Griffiths) riesce ad esternare la difficoltà che incontra. È consapevole che il razzismo sia ancora troppo radicato nella scuola ed ha bisogno di alleate con cui confrontarsi per trovare un modo civile per sollevare le questioni senza surriscaldare eccessivamente l’ambiente. In Ginny & Georgia 2 assisterete a diversi momenti di confronto su tematiche raziali, mai un discorso è banale o frutto di circostanze inserite a forza nella trama. Ottimo lavoro da parte degli sceneggiatori, complimenti davvero. È facile cadere nel superficiale o nel già visto quando si affrontano tematiche simili, invece in Ginny & Georgia 2 la cura prestata dagli sceneggiatori per le tematiche più delicate si vede e si percepisce dai toni e dalla scelte effettuate.
Non mancano riflessioni sulla presenza di armi in casa e sull’uso pericoloso che ne potrebbe derivare, sui difficili e complessi equilibri della famiglie allargate e sulle difficoltà di apprendimento scolastico. Per la prima parte della stagione il piccolo Austin viene messo in disparte, la trama lo trascura, rimediato però nella seconda parte dello show.
Vi consiglio di visionare la serie in lingua originale. Il doppiaggio effettuato sui ragazzini, in particolare sui bambini è a tratti inascoltabile. Dalla prima alla seconda stagione i bambini sono cresciuti e così i doppiatori, peccato che le voci sembrano inadatte ai personaggi. Risultano artefatte, forzate ed eccessivamente stridule. Avete prendete quando un ragazzino finge di fare la voce di un bambino? Ecco questo è il risultato del doppiaggio italiano di Austin i Ginny & Georgia 2, un disastro. Non comprendo la scelta che si cela dietro al cambio di voce, dato che i bambini sono ancora alle elementari non dovrebbero aver modificato la voce, quindi mi sorge spontaneo chiedermi come mai quella del doppiatore sia diversa. Ad ogni modo fidatevi, guardate lo show in lingua originale.
Il successo della serie: arriverà anche la terza stagione?
Il successo di Ginny & Georgia è innegabile. La serie tv subito dopo il suo lancio è diventata una delle dieci serie più viste su Netflix, e la piattaforma ha rivelato che si tratta di un telefilm visto da ben 52 milioni di utenti durante il primo mese di distribuzione. Chissà se la seconda stagione soprà confermare il risultato o addirittura migliorarlo.
Le premesse ci sono tutte e l’obbiettivo di Netflix sembra proprio quello di continuare a battere record dopo record. Ginny & Georgia infatti è stata doppiata in 180 lingue. Un chiaro segnale da perte di Netflix della volontà di sfondare il record pretendete e segnare un nuovo standard.
Sicuramente al debutto lo show si posizionerà tra i prodotti più visti, vediamo se resisterà in classifica. Quello che altamente probabile è che la serie verrà rinnovata almeno per una terza stagione. Non so quanto effettivamente potrebbe andare avanti perche gli episodi sono 10 a stagione e la durata sfiora sempre l’ora. Penso che quattro stagioni potrebbero essere realizzate senza troppi problemi ma Netflix può sempre stupirci sia in negativo che in positivo. Non ci resta che attendere i risultati della serie dopo un mese dalla massa in onda per tirare le somme.
Ginny & Georgia 2 si è fatta attendere davvero tanto ma vi assicuro che l’attesa è più che meritata. La seconda stagione eguaglia la prima sotto diversi profili, mentre per ciò che concerne le relazioni, le tematiche e lo spazio che viene assegnato alle stesse Ginny & Georgia 2 risulta sicuramente superiore.
- Intrattenimento assicurato
- Tematiche forti ben sviluppate
- Personaggi che stagione dopo stagione vengono approfonditi
- Il lato mystery e l'intreccio sono sempre più complessi del previsto
- Non adatta ad un pubblico giovanissimo