Elon Musk ha promesso che si dimetterà dal ruolo di CEO di Twitter, non appena individuerà un successore «sufficientemente folle» da prendere il suo posto. Fin da subito Musk aveva spiegato che avrebbe preso le redini di Twitter solamente temporaneamente e che sarebbe presto tornato a concentrarsi sulle sue altre due aziende principali, cioè Tesla e SpaceX.

Recentemente Musk aveva anche pubblicato un sondaggio su Twitter, chiedendo agli utenti se si dovesse dimettere. Il risultato era stato impietoso: il 57,5% degli utenti che hanno partecipato al sondaggio ha votato per le sue dimissioni.

Twitter non sta portando bene al miliardario. Il social ha chiuso l’ultimo trimestre registrando perdite per 270 milioni di dollari, inoltre deve pagare quasi 1,5 miliardi di dollari all’anno solamente in interessi su alcuni debiti pregressi. Non bastasse, il valore delle azioni di Tesla – da cui dipende il grosso della fortuna di Musk – si è pressoché dimezzato dopo l’acquisizione di Twitter.

Gizmodo ha provato a chiedersi quale sia il profilo ideale del prossimo CEO di Twitter, stilando una breve lista (tra il serio e il faceto). «Ci aspettiamo che venga individuata una persona che abbia già diretto un’azienda tech di primo livello», scrive il magazine. La prima ipotesi prende in considerazione Travis Kalanick, il controverso ex CEO e fondatore di Uber. Noto per il suo stile spregiudicato e una fortissima flessibilità morale, Kalanick era stato costretto a dimettersi dopo alcuni scandali che avevano scosso la sua compagnia. Oggi Kalanick ha fondato e dirige un’azienda leader nel nascente settore delle cloud kitchen. Un profilo simile, ma meno controverso, è quello di Adam Neumann, fondatore di WeWork.

Secondo Gizmodo bisognerebbe prendere in considerazione seriamente anche la possibilità che il ruolo passi ad una donna, in tal caso il profilo perfetto sarebbe quello di Sheryl Sandberg, che fino a poco tempo fa era il braccio destro di Mark Zuckerberg in Meta (all’epoca si chiamava ancora Facebook).

La lista di Gizmodo prosegue con una sfilza di candidati improbabili, tra cui diversi blogger e podcaster privi di esperienza manageriale. Una boutade, su cui soprassediamo volentieri. Si fa anche riferimento a Jared Kushner, genero di Donald Trump che sappiamo essere stato in compagnia di Musk proprio prima che il miliardario postasse il sondaggio sulle sue dimissioni.

È possibile, e verosimile, che Musk possa pescare il prossimo amministratore delegato dalle sue altre aziende. Sarebbe una scelta poco rischiosa, che consentirebbe di passare il testimone ad un manager di cui Musk avrebbe già piena fiducia. Steve Jurvetson, membro del CdA di SpaceX e con un cursus studiorum d’eccellenza, sarebbe di conseguenza un ottimo candidato. Lo sarebbe anche Gwynne Shotwell, COO e Presidente di SpaceX, non fosse che è troppo fondamentale per il corretto funzionamento dell’azienda aerospaziale.