Ormai il periodo natalizio possiamo associarlo all’uscita di una nuova stagione di Emily in Paris, la serie ambientata nella splendida Parigi con protagonista Lily Collins. Già nel 2021 verso l’inizio delle vacanze di Natale abbiamo avuto in regalo da Netflix la seconda stagione dello show francese, la piattaforma streaming ha scelto di replicare il regalo ai suoi utenti anche per il 2022. Emily in Paris 3 da oggi debutta su Netflix e sono certa che l’esordio sarà accolto ancora più calorosamente dai fan della serie tv rispetto a quanto lo sia stato quello della stagione precedente. Emily in Paris 3 è nettamente superiore alla scorsa stagione. Restano invariate le atmosfere, i luoghi tipicamente francesi e la colonna sonora ma ciò che si aggiunge è una storia più accattivante, più concreata e credibile. Emily pur restando l’indecisa e l’ignava per eccellenza è costretta a perdere una posizione definitiva, sia in ambito lavorativo che in amore. Per la prima volta la protagonista dello show si trova alle strette e dovrà per forza esprimere chiaramente la sua posizione. Grande spazio a tematiche di marketing e pubblicità così come alla moda ed al romance in Emily in Paris 3 ma il tutto risulta molto più coinvolgente rispetto a quanto non lo fosse la stagione del 2021. Se amate le vibes parigine, gli outfit all’ultima moda super colorati e la spontaneità di Lily Collins, ecco a voi Emily in Paris 3.
Prima di dedicarmi alla recensione della terza stagione di Emily in Paris 3 ecco a voi il trailer della fortunata serie Netflix.
Emily in Paris 3: dove eravamo rimasti?
L’attesissima nuova stagione di Emily in Paris è finalmente approdata sul catalogo della piattaforma streaming e potete sedervi comodi: è decisamente migliore rispetto alla stagione 2. Non che la precedente stagione non mi sia piaciuta, anzi, soltanto che rispetto agli eventi scoppiettanti e salienti della prima ho ritenuto la seconda sotto tono.
Emily è una ragazza di Chicago che per lavoro è costretta a trasferirsi a Parigi per un anno al fine di collaborare con l’agenzia di comunicazione e marketing francese di proprietà americana. Emily nella prima stagione incontra una serie di difficoltà ad adattarsi al nuovo contesto di vita. È americana al 100%, i suoi usi e le sue consuetudini sono quelle proprie del manto americano: si alza presto e dopo aver fatto attività motoria si dirige subito al luogo di lavoro, lavora anche nel weekend e ogni pretesto è buono per concludere un nuovo accordo di lavoro. I ritmi francesi però sono decisamente diversi. La mattina la giornata inizia con calma e dopo una buona colazione con croissant mentre il weekend è sacro e niente lavoro a cene di piacere. Il più grande ostacolo per Emily è rappresentato dalla barriera linguistica: in Francia il francese è la lingua madre, l’inglese per quanto sia conosciuto viene scoraggiato. La giovane si trova subito in difficoltà non riuscendo a comunicare se non a gesti. Il corso di lingua francese sarà fondamentale per apprendere le basi della comunicazione ma a darle una grossa mano è Gabriel, il suo vicino di casa e chef del ristorante vicino al palazzo di Emily. Nella prima stagione abbiamo capito subito che tra in due l’attrazione è scattata dal primo momento in cui si sono incrociati sulla scala del loro palazzo. Peccato che la loro storia abbia avuto più bassi che alti, più momenti di incomprensioni e non detti rispetto che a momenti di spensieratezza e tranquillità. Il colpevole del loro rapporto altalenante? Camille, la fidanzata di Gabriel. Sebbene sia palese che Gabriel ed Emily siano destinati a stare insieme Camille sembra sempre arrivare nel momento sbagliato a rompere la chimica che legava i due innamorati. La storia tra Gabriel e Camille è destinata a rompersi prima o poi, il problema sta nel quando e nel come ed Emily non vuole essere la responsabile.
Nella seconda stagione assistiamo al cambio di rotta della storia. Un nuovo ragazzo affasciante, inglese e di classe si affaccia nelle vita di Emily Cooper ed è pronto a cambiare i piani. Emily ormai ha stretto un patto con Camille in cui entrambe promettono di salvaguardare la loro amicizia e di non avvicinarsi a Gabriel, questo spinge Emily a fare nuove conoscenze. Alfie è il bello e distante, sembra apparentemente impossibile, distante e troppo concertato su se stesso. Rifiuta di adattarsi alla vita francese ed infatti sceglie di frequentare locali e persone decisamente British. Per Emily Alfie rappresenta una ventata di normalità, una persona che le ricorda casa e che non ha paura a dimostrale i propri sentimenti. Con Alfie tutto è più semplice. Non dovrete stupirvi quindi se Emily ed Alfie anziano una frequentazione pur sapendo bene che la ragazza è ancora profondamente legata a Gabriel che nel frattempo è tornato con Camille. In sostanza la seconda stagione si chiudeva con Emily con il cuore spezzato e pronta a consolarsi tra le braccia di Alfie ed allo stesso tempo titubante se rinunciare a lavorare per l’agenzia americana o accettare l’offerta francese di Sylvie. Questo è il sipario sui cui si era chiusa la seconda stagione.
Emily in Paris 3: nuova stagione e nuova Emily
Emily in Paris 3 vi garantisco che sopra stupirvi e tenervi incollati allo schermo. Emily è sempre Emily, indecisa, insicura verso ciò che realmente vuole e troppo gentile per spiattellare in faccia la verità dei fatti alle persone a cui tiene.
In Emily in Paris 3 il personaggio di Lily Collins pur cercando di restare con il piede in due scarpe è costretta a scegliere con chi lavorare: non più proseguire la sua avventura francese con l’agenzia americana, se sceglie di restare a Parigi lo farà perchè desidera lavorare per Sylvie ed i suoi colleghi. Emily si trova di fronte ad un bivio: tradire la sua insegnate, colei che a Chicago le ha impartito tutte le lezioni che conosce oppure scegliere di dare fiducia alla sua musa francese Sylvie. Quello che è certo è che Emily da quando si trova nella capitale francese è cresciuta tanto sia sotto il profilo lavorativo, portando sia il suo spirito americano che imparando la classe e lo stile francese, che sotto quello delle relazioni personali. Non tutto è sempre filato liscio, anzi, quasi mai nulla però ogni difficolta ha reso Emily più forte e più cosciente delle proprie abilità. La giovanissima ragazza fin dal primo episodio si trova quindi costretta a prendere finalmente la fatidica decisione lavorativa. In realtà il teatrino dell’indecisione durerà giusto il primo episodio e poi la trama dello show proseguirà con nuove avventure. Il marketing e la comunicazione sono, come sempre, i temi portanti della serie. Anche in Emily in Paris 3 scopriamo nuove campagne marketing, nuovi clienti esigenti ed Emily fornirà nuove idee geniali pronte a sollevarle l’agenzia dal potenziale disastro portando così al successo il cliente, persino quello più esigente e timoroso. In questa stagione più che nelle precedenti viene messo in luce il talento di Emily, le sue abilità di marketing e la sua capacità di comprendere i desideri del cliente fondendoli con un pacchetto di attività social e di comunicazione davvero calzanti. Sul versante lavorativo Emily incontrerà diversi ostacoli nella nuova stagione ma sarà più che in grado di affrontarli uscendone vincente.
Il lato romance assume nella terza stagione una dimensione estremamente romantica. Emily sul finale della stagione precedente era pronta a rivelare a Gabriel tutti i suoi sentimenti, peccato che lo chef francese avesse già scelto di gettarsi nuovamente tra le braccia di Camille. Per Emily quindi non resta che ripiegare su Alfie. Inizialmente per lo spettatore questa appare davvero una decisione di ripiego. Emily non è disposta a lasciarsi sfuggire anche Alfie dopo aver perso il ragazzo per cui era davvero innamorata. Non lo capiamo con certezza ma sembra proprio che Emily verso Alfie provi una vera attrazione e probabilmente la giovane di Chicago è convita che se coltiverà a dovere la storia questo sentimento si tramuterà in qualcosa di più profondo, tutto ciò nonostante i sentimenti per Gabriel non cessino di esistere. In Emily in Paris 3 Emily sarà chiamata a dimostrare tanto ad Alfie, che non si accontenterà più di essere una decisione di ripiego. L’unica che conosce le vere emozioni di Emily è la sua migliore amica, Mindy, confidente e tramite della verità per lo spettatore. Se quindi amate il romance e le storie complicate in Emily in Paris 3 ne vedere delle belle.
Alfie vs Gabriel: chi merita il cuore di Emily?
Non posso parlarvi di Emily in Paris senza soffermarmi ad analizzare il duello tra Alfie (Lucien Laviscount) e Gabriel (Lucas Bravo). I fan della serie Netflix durante la seconda stagione si sono schierati, chi a favore di Gabriel, chi invece ha scelto di patteggiare per Alfie. Siete sicuri che le vostre posizioni siano inamovibili? Io vi consiglio di non affezionarvi troppo perchè potreste restare delusi, come ad esempio è accaduto a me durante la visione della terza stagione dello show.
Io da sempre mi sono autodichiarata team Gabriel. Ho sempre ritenuto affascinante, intrigante e interessate il personaggio di Lucas Bravo. Gabriel ha da sempre potuto contare solo sulle sue forze, da semplice cuoco è diventato chef e, credendo nelle sue capacità e nella sua incrollabile forza d’animo, è riuscito ad aprire il proprio ristorante. Gabriel è gentile, educato e premuroso. So che in molti l’hanno condannato per il tradimento compiuto a spese di Camille ma io l’ho sempre visto come un uomo ingabbiato in una relazione che non desiderava più e che finalmente si stava lasciando trasportare dai veri sentimenti. Persino con l’apparizione di Alfie, nella seconda stagione, ho reputato Gabriel la persona giusta per stare al fianco di Emily, temo però di non aver fatto bene i conti.
Nella terza stagione di Emily in Paris Gabriel è più che altro una comparsa, non di certo il protagonista maschile della storia. La sua vita viene orchestrata e gestita interamente da persone terze e lui finisce per essere lo spettatore dei suoi stessi eventi. Gabriel è il burattino gestito da Camille pronto a subire gli effetti di ogni suo repentino cambio di decisioni. Credetemi, in questa terza stagione Camille cambierà spesso umore, posizione e orientamento. Gabriel è solo il ritratto sbiadito del personaggio smagliante e pieno di vita dei primissimi capitoli della serie. Pur sapendo bene quali sono i suoi veri sentimenti non è più disposto a rischiare per amore. È pronto a sacrificare la vera felicità in nome della soluzione più facile. Che n’è stato del Gabriel disposto a tutto pur di conquistare Emily? Sparito, scomparso definitivamente, persino sul finale dello show.
Mentre guardavo in anteprima Emily in Paris 3 mi sono resa conto che solo Alfie faceva brillare Emily, solo il ragazzo inglese è in grado di comprendere a pieno le sue ambizioni, i suoi desideri e le sue aspirazioni di vita. Alfie sa bene cosa significa essere straniero in un paese ostile, comprende le difficoltà originate dalle barriere linguistiche e la non volontà di adattarsi al nuovo mondo. Alfie è colui che mette Emily al primo posto, è pronto a schierasi per lei e solo dopo averlo fatto si aspetta qualcosa in cambio. Non attende che sia Emily a prendere una posizione, è il primo a buttarsi dal dirupo pur sapendo che potrebbe restare ferito. Alfie in questa terza stagione si conferma il partner ideale per Emily, la soluzione non più semplice ma soltanto quella giusta. Complimenti a Lucien Laviscount per l’ottimo lavoro svolto sul personaggio. L’attore è convincente in ogni scena, davvero perfetto nel ruolo.
Emily in Paris: la serie non terminerà con la terza stagione
Forse in tanti si sarebbero aspettati una conclusione al termine della terza stagione di Emily in Paris. Invece così non sarà. I piani di Netflix per lo show di Lily Collins sono ben distanti dal vedere la serie conclusa. Emily in Paris è una delle serie di punta della piattaforma streaming e la major non vuole di certo privarsi troppo presto di uno dei suoi principali trofei. Emily in Paris è diventata da subito un vero fenomeno. Sarà per l’ambientazione parigina, per i look delle maison più rinomate indossati da Emily o per le tematiche legate tanto ai social media ed alla comunicazione che la serie ha conquistato giovani e non solo. Nel bene o nel male lo show è tra i più visti di Netflix. Pregiudizi e stereotipi sui francesi a parte Emily in Paris ha meritato ben 3 stagioni e in arrivo ce ne sarà almeno una quarta.
La terza stagione della serie tv infatti si conclude in maniera più che aperta e con un finale decisamente scioccante. Se vi attendavate una conclusione tenera e strappalacrime resterete delusi. La rivelazione finale non era assolutamente prevedibile e per questo la serie termina nella maniera migliore possibile: lasciando lo spettatore con il fiato in sospeso in attesa dei prossimi capitoli, speriamo in arrivo nel 2024. La conclusione di questa stagione scombina ancora le carte in tavola e rimescola gli ingredienti di una torta che sembrava già pronta ad essere servita. Una conclusione ben studiata e che potrebbe rivelarsi davvero impattante per le sorti dei personaggi. Resta da confermare se il tutto sia vero e concreto oppure solo il frutto di un brutto scherzo ben orchestrato. Per questo non ci resta che attendere trepidanti la quarta stagione di Emily in Paris.
Emily in Paris 3 è nettamente superiore alla scorsa stagione. Restano invariate le atmosfere, i luoghi tipicamente francesi e la colonna sonora ma ciò che si aggiunge è una storia più accattivante, più concreata e credibile. Emily pur restando l’indecisa e l’ignava per eccellenza è costretta a perdere una posizione definitiva, sia in ambito lavorativo che in amore.
- Le atmosfere, i colori ed i costumi si confermano all'altezza delle stagioni precedenti
- La storia è decisamente più intrigante rispetto alla seconda stagione
- Finalmente Emily prende una posizione
- Il finale è decisamente imprevedibile
- Restano i classici stereotipi sulla Francia