I pettirossi sono gli uccelli più aggressivi in assoluto. Possono arrivare allo scontro fisico e al decesso di uno dei due combattenti per difendere il proprio territorio. Un tipo di uccello che però si adatta bene alla vita urbana con caos incontrollato, traffico e grande inquinamento acustico. Questi fattori urbani possono condizionare la loro aggressività? Un recente studio ha scoperto che i rumori del traffico rendono più aggressivi i passerotti che vivono in contesti rurali.
I pettirossi maschi reclamano il loro dominio su un territorio con il loro canto melodioso. Inoltre, non hanno petto e gola di colore arancio acceso per caso, ma è un messaggio di dominanza e territorialità. Il rosso-arancio dei pettirossi stimola l’aggressività. I pettirossi possono arrivare ad attaccare con violenza anche la loro stessa immagine riflessa in uno specchio. I giovani nel nido non possiedono la caratteristica macchia colorata, altrimenti spingerebbe i loro stessi genitori ad attaccare.
Secondo i ricercatori, l’inquinamento acustico influenza i canti e i segnali vocali dei pettirossi di campagna costringendoli a passare alle maniere forti. I pettirossi cittadini, essendo abituati alla città, rispondono al traffico abbassando il volume e la frequenza di canti e versi. Quelli di campagna rispondono con un’aggressività fisica maggiore. Ecco quindi che le attività umane e l’inquinamento acustico possono influire sul comportamento e sulla comunicazione sociale degli animali, a seconda dell’habitat. Inoltre, dobbiamo ridurre l’inquinamento acustico in modo da non accrescere i livelli di aggressività e gli scontri territoriali, rischiosi per gli uccelli. Altrimenti rischiano di ferirsi più facilmente per via degli scontri fisici e di attirare maggior attenzione da parte dei predatori.