Ashley Spielmann, moglie del famoso golfista statunitense Matthew Spielmann, ha pubblicato su Instagram le foto del proprio Schnauzer. Era completamente tinto di verde e rosso per renderlo somigliante al Grinch. La donna però ha avuto un solo intento: spettacolarizzare la sofferenza di un animale. Le visualizzazioni su Tik Tok del profilo della statunitense sono arrivate a milioni. Ha voluto omaggiare uno dei più famosi personaggi della cultura pop degli ultimi tempi facendo patire le pene dell’inferno allo Schnauzer, suo compagno di vita. Le foto dell’animale sono eloquenti: il cane ha lo sguardo basso e il capo inclinato in senso interrogativo.

Questo fenomeno viene chiamato “artistic grooming”, poi è diventata una vera moda grazie all’esplosione sui social. Un modo per far girare bene l’economia dei toelettatori. Ci sono diversi corsi di formazione e tutorial online a 70 dollari. Spiegano come mescolare i colori con le giuste proporzioni e come applicarli sulla pelliccia. Un metodo per dare un nuovo look al cane, di cui viene accorciato o tosato il pelo e poi dipinto. Assume così dei travestimenti speciali, a seconda dell’esigenza. 

Nel caso dello Schnauzer reso come il Grinch si è precisato che si siano utilizzati solo prodotti specifici per cani di tipo atossico.

 

La colorazione anomala certamente confonde i loro conspecifici che possono avere reazioni imprevedibili disorientandoli quando cercano di approcciarsi a loro. I cani percepiscono una stranezza alla quale spesso reagiscono con sospetto, arrivando anche a mostrare comportamenti aggressivi che il loro simile dipinto può non spiegarsi. Questo può alterare le relazioni e può, in casi estremi, creare conflitti o comunque stress gratuito.

dottoressa Federica Pirrone, etologa e medico veterinario

 

 

Il forte odore derivante dai prodotti usati dagli artisti-toelettatori, anche se atossici, rischia di coprire gli odori fondamentali per la comunicazione del cane. Pubblicare video e foto sui social di questo fenomeno artistico messo in atto sui cani è pur sempre una pubblicità negativa che fa passaparola. Ciò che si può fare è evitare di mettere like, visualizzare o commentare. Togliendo attenzione e successo al fenomeno si può diminuire la sua importanza sui social e decrementare il guadagno di chi compie questo misfatto sugli animali.