Altruismo effettivo: di cosa si tratta?
L’altruismo effettivo punta tutto sull’ottimizzazione delle risorse umanitarie. Una scuola di pensiero che mira ad aiutare chi ne ha bisogno in modo specifico.

L’altruismo effettivo potrebbe essere visto come l’obiettivo per massimizzare l’impatto delle donazioni di beneficenza. All’interno vi sono denaro e risorse. Ecco come ottimizzare le risorse che vengono investite nella cooperazione. Si intende la promozione della costruzione di una vera giustizia tramite l’aiuto reciproco a livello mondiale. Lo scopo è la massimizzazione del bene donato e destinato a porre fine o alleviare la sofferenza altrui.
Bisogna porre fine alla povertà estrema nel mondo, ridurre la sofferenza degli animali, proteggere il pianeta dalle catastrofi. Altri obiettivi sono promuovere il meta-attivismo: l’accordo e l’azione tra diversi movimenti e le persone attiviste nel mondo. Maggiore la loro coesione ed efficacia. Insomma, l’altruismo efficace sostiene un aiuto invisibile e positivo negli altri. Poi bisogna decidere dove destinare e come donare denaro e risorse. Prima di prendere questa decisione ci sono tre variabili:
- scala: quante persone possono migliorare drasticamente la propria vita sostenendo l’organizzazione “x”
- tracciabilità: l’impatto dell’investimento è misurabile? Come si misura?
- abbandono: quanto è stata trascurata questa causa o organizzazione?
L’altruismo effettivo non riguarda solo imprese o enti, ma anche persone singole: chiunque voglia fare del bene a livello sociale e mondiale. Il movimento di altruismo efficace si concentra su coloro che vogliono aiutare e pensano di poterlo fare. Tutti, anche i più poveri, hanno qualcosa da dare agli altri, si tratta anche di tempo e lavoro, non solo di denaro. L’altruismo effettivo è tener conto che questo aiuto genera un impatto positivo a lungo termine, o almeno si spera.
- Altruismo effettivo, che cos’è? (lamenteemeravigliosa.it)


