The Recruit, la recensione della nuova serie di Noah Centineo

The Recruit la recensione

Da oggi è finalmente disponibile su Netflix il nuovo prodotto di Noah Centineo. Lo show della piattaforma streaming dalla grande N si intitola The Recruit e già il titolo riassume a pieno il mood del progetto. Azione e risate non mancano, il tutto ben inserito all’interno di un contesto legale che vede la firma della CIA. I segreti di stato, le missioni segrete e gli agenti sotto copertura devono restare tali. Se solo qualcuno di essi viene messo in dubbio o viene minacciato di essere rivelato al mondo intero diventa necessario un pronto intervento. Noah Centineo è l’attore perfetto per il ruolo: giovane, affascinante e discretamente atletico; la persona giusta per interpretare la nuova recluta inesperta della CIA. Noah dopo Black Adam non arresta la corsa e forse ha trovato nel genere action una valida alternativa alle commedie romantiche che hanno lanciato la sua carriera. Netflix resta al momento la sua casa. The Recruit debutta oggi sulla piattaforma streaming e in 8 episodi è pronta a lasciarvi incollati al divano con patatine, biscotti e tisana. Il periodo delle feste di Natale si avvicina e il nuovo show Nettflix potrebbe essere la scelta migliore per le serate di vacanza. 

Come sempre, prima di addentrarci nella recensione di The Recruit ecco l trailer della serie Netflix. 

The Recruit, amanti delle serie legal drama con tanta azione ecco il prodotto perfetto!

Se desiderate trascorrere le vacanze di Natale in compagnia di una serie tv tradizionale per tematiche ma non convenzionale sotto tanti altri aspetti e decisamente non natalizia ecco a voi The Recruit. Il nuovo show Netflix si compone di 8 episodi, ciascuno dei quali dalla durata variabile di circa 50 minuti o un’ora. Il protagonista è interpretato da Noah Centineo, il Golden boy di Netflix conosciuto da tutti per il ruolo in Tutte le volte che ho scritto ti amo. Il giovane attore dopo la fortunata serie di film tratti dai romanzi di Jenny Han torna sul piccolo schermo della piattaforma dalla grande N che ha lanciato la sua carriera con un prodotto che gli concede il giusto spazio sotto una luce diversa. 

the recruit netflix

The Recruit racconta la storia di Owen Hendricks, interpretato appunto da Noah Centineo, un giovane avvocato della CIA la cui prima settimana di lavoro viene sconvolta quando scopre una lettera minacciosa dell’ex risorsa Max Meladze, interpretata da Laura Haddock. L’ex agente della CIA intende smascherare l’agenzia a meno che non l’aiutino a far cadere le accuse di omicidio rivolte contro di lei. Il giovane neo avvocato pensava di trascorrere la prima settimana di lavoro all’insegna di attività burocratiche da principianti, in fondo è un avvocato e non un uomo d’azione ma per una serie fortuita e del tutto casuale di circostanze si trova coinvolto nel vivo delle missioni sotto copertura. Il primo giorno all’interno della CIA per Owen è un giorno speciale e destinato a modificare il suo futuro per sempre. I nuovi colleghi più esperti e con anni di esperienza alla spalle cercano di far prevalere la loro superiorità di grado o gli anni di attività sul ragazzo incastrandolo con quelle che reputano semplici scartoffie. In sostanza affidano a Owen intere scatole di lettere minatorie che quotidianamente vengono indirizzate alla CIA con minacce di rivelare segreti di stato. Il compito di Owen è quello di verificare quali tra queste centinaia di minacce è potenzialmente reale. Una volta analizzate le lettere spetterà ad Owen verificare i fatti e cercare di porvi rimedio. Peccato che la lettera che decide di considerare con un elevato grado di urgenza lo coinvolga molto più di quanto si era prefissato. Owen rimane così rapidamente invischiato in un mondo pericoloso e spesso assurdo di politica, di potere e giocatori dispettosi.

Il giovane avvocato non ha le abilità da uomo sul campo. Ha tante competenze diplomatiche e 5 completi nuovi ma nessuna esperienza sul campo ed in missione. Inaspettatamente però si rivela una recluta sveglia, utile e brillante. Il ragazzo impara in fretta, apprende le malizie del mestiere e come sopravvive in caso di pericolo. Il fatto che sia inesperto ed alle prime armi lo rende facilmente influenzabile e ingenuo ma questa sua debolezza si affievolirà sempre di più nel corso dei vari episodi. Mentre viaggia per il mondo nella speranza di completare il suo incarico e lasciare un segno alla CIA Owen cresce, matura ed evolve senza però mai scordare le sue radici e le motivazioni che lo hanno spinto ad entrare a far parte dell’agenzia. Il passato di Owen non è semplice, il suo vissuto familiare è doloroso: dalla difficile relazione con la madre alla mancanza troppo precoce del padre, fino ad arrivare al termine della relazione con la sua ragazza Hannah interpreta dalla splendida Fivel Stewart. Sicuramente il nuovo mestiere di Owen non sarà d’aiuto alla sua vita personale, anzi la renderà ancora più instabile, fragile e disorganizzata. Owen sentirà di aver messo in pericolo le persone che ama a causa della sua volontà di scoperchiare il vado di Pandora. Purtroppo il ragazzo ha toccato nervi scoperti in casa CIA e probabilmente l’agenzia non è così trasparenze e fedele verso i suoi membri come vuole sembrare. Non aggiungo tanto di più sulla trama dello show perché rischierei di incorrere in diversi spoiler e preferisco farvi apprezzare lo show in prima persona. Vi ribadisco che se apprezzate le serie action in stile spy movie e Noah Centineo non potete assolutamente perdere The Recruit, dal 16 dicembre vi aspetta su solo Netflix. 

Le tematiche di The Recruit, quando l’inesperto non è l’eletto 

the recruit netflix Noah Centineo

Insolito vero quando l’inesperto non è allo stesso tempo il prescelto? Abbiamo assistito nel corso degli anni a serie tv e saghe cinematografiche che proponevano come protagonisti assoluti personaggi inesperti ma o incredibilmente fortunati oppure prescelti dal destino per un percorso già scritto e molto più grande ed ambizioso rispetto a quanto si erano originariamente prefissati. Per citarvi solo un esempio le saghe fanatsy fanno di questo un trope letterario prima e cinematografico poi molto ricorrente. Non serve sicuramente che vi rammenti la storia Harry Potter, prescelto fin dalla nascita per sconfiggere l’oscuro mago che voleva conquistare il mondo magico e bobbano per sottoporlo al proprio scellerato dominio. Stessa sorte capita spesso anche in serie tv più recenti, vedi il caso di Alina in Shadow and Bone, ma solitamente è ad appannaggio di prodotti legati al genere fantasy anche se avventure action con protagonisti destinati a sconfiggere sempre il malvagio di turno sono disponibili su tutte le piattaforme streaming. Questa volta Neyflix sceglie di percorrere una strada nuova: Owen non è il prescelto. Il neo avvocato non è assolutamente un predestinato. Ha costruito con sacrificio e sforzi il proprio futuro basandosi solo sulle sue capacità e sulla sua forza d’animo. Una volta giunto alla CIA il cammino si è presentato ancora più in salita del previsto: nessuno è disposto ad aiutarlo, tutti lo ostacolano e sono pronti a far prevalere i loro anni d’anzianità pur di non riconoscergli i merito o di aiutarlo semplicemente nella sua missione. Owen ha scelto la CIA perché credeva nell’agenzia, nell’importanza del ruolo e del compito da essa svolto peccato che l’immaginario del bambino di tanti anni fa si sia pian piano sbriciolato. 

Quando i sogni non sono realtà

Laura Haddock

Owen grazie al suo lavoro meticoloso scopre pian piano tutto il marcio che si cela dietro i servizi segreti americani. La quantità di segreti di stato è pressoché imbarazzante e Owen rimane stupefatto di fronte a tutto ciò. L’enorme mole di minacce di divulgazione rivolte alla CIA è indice di un cattivo operato da perte delle reclute. L’agenzia non è pronta a proteggere i proprio lavoratori quando la sicurezza della stessa viene messa in dubbio. Tramite il caso affidato a Owen scopriamo che la CIA ed alcuni agenti sotto copetura non sono così limpidi come dorrebbero o meglio non sono cosi ligi alle regole imposte. Se una recluta viene messa in dubbio, considerata un problema o una minaccia l’agenzia non attende troppo a comprometterla. Max Meladze era un agente sottocoperta che operava come lavoratrice esterna alla CIA, ha lavorato per diversi anni in Bielorussia come infiltrata in operazioni segrete. Nel corso dello show apprendiamo da prima che la Meladze è stata accusata di omicidio, azione mai negata dalla stessa, per poi scoprire che le operazioni compiute dall’agente sovietico erano in realtà concordate con la CIA. La Meladze era un’abile infiltrata, un’ottima agente sul campo pronta a sacrificare se stessa e le proprie amicizie pur i portare a termine il compito. La somiglianza sia visiva che caratteriale con la Lara Croft di Angelina Jolie è incredibile! Visivamente è impossibile non associare le due attrici. l’interepratzione dei Laura Haddock è ottima, credibile e convincente dal minuto uno. Vi consiglio di visionare la serie in lingua originale. L’accento sovietico creato dalla Haddock è naturale non artefatto come potrebbe essere quello del doppiaggio italiano. 

Purtroppo una nota dolente devo sottoporla alla vostra attenzione: non mancano pregiudizi e stereotipi rivolti verso la popolazione sovietica, non sono intollerabili ma purtroppo sono presenti. Per spiegarmi meglio, la serie propone una visione dell’Est Europa filtrata dalla sguardo americano. Lingua, cultura, consuetudini di vita e svaghi sono quelli che la popolazione americana associa comunemente al popolo sovietico. Non si tratta quindi di semplici pregiudizi quanto più che altro di una visione distorta delle cose. Lo sguardo ed il punto di vista dell’intera serie è quello di Owen, una visione americana della vita. 

Noah Centineo: il protagonista giusto per lo show

noah centineo

Come l’ho definito in apertura film di Noah Centineo è il golden boy di casa Netflix. Il giovane attore è infatti diventato noto al grande pubblico grazie all’enorme successo della trilogia Tutte le volte che ho scritto ti amo in cui recitava la parte del protagonista maschile Peter al finto di Lana Condor, Lara Jean nel film. La trilogia tratta dei romanzi rosa di Jenny Han è stata l’inizio della serie di fortunate saghe romantiche per Netflix, dopo questa infatti sono arrivate tante altre produzione che hanno conquistato e tenuto incollate allo schermo il pubblico. In To All The Boys I’ve Loved Before Centineo interpreta il bravo ragazzo, il bello della scuola accerchiato da giovani pretendenti ma in realtà in semplice ricerca della ragazza giusta. Nel film Lara Jean scrive lettere segrete e piene d’amore ai cinque ragazzi per i quali ha una cotta, ma non ha intenzione di inviarle. Tuttavia, le lettere vengono spedite e scatenano il caos nella sua vita. Peter è il destinatario di una di queste lettere del passato. Per circostanze del destino i due stringono un patto: fingeranno d frequentarsi… peccato che il patto ad un certo punto cessi di essere solo mera finzione. La storia è davvero tenere e dolce, decisamente perfetta per San Valentino ma anche per il periodo natalizio. 

Il ruolo di Centineo in The Recruit rappresenta la perfetta fusione tra i personaggi interpretati in To All The Boys I’ve Loved Before ed in Black Adam. Il recente film DC è stato un vero flop al botteghino, insuccesso sia di incacassi che a livello di riscontri ed apprezzamento della critica. Nonostante il prodotto non sia affatto tra i migliori di casa DC il personaggio di Noah ne esce piuttosto positivamente. Centineo nel film con protagonista The Rock interpreta un giovane membro della neo nata Justice Society, Atom Smasher. Noah Centineo è davvero perfetto nel ruolo del comico relief. Il suo personaggio, Atom Smasher, stempera la tensione ed ha sempre la battuta pronta. Le avventure narrate nel film sono cupe e il pericolo per tutti i personaggi è davvero elevato ma Atom Smasher rappresenta la personificazione dello spettatore: pone sempre le giuste domande, smorza l’umore degli altri personaggi ed aiuta a rendere meno pesante l’atmosfera grigia e tetra di Black Adam. Senza dubbio il personaggio più riuscito di Black Adam. A livello caratteriali il personaggio è la combinazione perfetta tra Peter Kavinsky e Owen Hendricks: affascinate, simpatico, divertente, goffo in maniera tenera e sbadato ma anche sempre pronto a difendere le persone che gli sono care. Mi auguro che le sorti di Owen Hendricks in te Recruit siano più prolifiche rispetto a quelle di Atom Smasher dato che il personaggio DC a causa del nuovo ingresso di Gunn alla regia dei neo nati DC Studios sembra non vedere più film all’orizzonte. Confidiamo che Netflix scelga un’altra via per The Recruit.

Concludo consigliando lo show Netflix a tutti gli amanti delle serie d’azione con un’imparante dose di legal drama, a chi è fan di Noah Centineo e a chi vuole trascorrere circa otto ore immergendosi nelle atmosfere degli spy movie anni ’90. The Recruit vi aspetta dal 16 dicembre solo su Netflix. 

Vi lascio la sinossi ufficiale dello show: 

Un avvocato della CIA alle prime armi и catapultato nel pericoloso mondo dello spionaggio internazionale quando un’ex risorsa minaccia di rivelare i segreti dell’agenzia.

I produttori esecutivi della serie sono Centineo, Doug Liman, Gene Klein, David Bartis e Adam Ciralsky e Alexi Hawley, che è anche creatore e showrunner. La serie è interpretata anche da Fivel Stewart, Vondie Curtis Hall, Kristian Bruun, Aarti Mann, Colton Dunn e Daniel Quincy Annoh.

68
The Recruit
Recensione di Chiara Giovannini

Consiglio lo show Netflix a tutti gli amanti delle serie d’azione con un’importante dose di legal drama, a chi è fan di Noah Centineo e a chi vuole trascorrere circa otto ore immergendosi nelle atmosfere degli spy movie anni ’90. The Recruit vi aspetta dal 16 dicembre solo su Netflix. 

ME GUSTA
  • Noah Centineo è perfetto nel ruolo
  • Tanta azione ben diretta
  • Un legal drama in stile anni '90 ma adeguato ai tempi correnti
FAIL
  • Sono presenti stereotipi e pregiudizi frutto di una visione americana dell'Europa dell'est
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