Il Parlamento europeo e il Consiglio prevedono che il sistema di scambio di quote di emissione dell’Ue (Ets) si applicherà ancora ai voli dentro l’Europa. I voli da o per i Paesi non facenti parte dello Spazio economico europeo saranno compensati. Per meglio dire saranno coperti dal sistema Corsia delle Nazioni Unite. Un modello di compensazione con un prezzo molto inferiore alle emissioni aeree rispetto all’Ets. Un passo avanti nella lotta all’inquinamento colpevole del cambio climatico.

 

L’accordo prevede la fine delle assegnazioni gratuite di quote inquinanti al settore dell’aviazione entro il 2026, un anno in anticipo rispetto al calendario proposto dalla Commissione.

nota del Parlamento europeo

 

 

Previste una graduale riduzione del 25% delle assegnazioni gratuite per il 2024 e del 50% per il 2025. In più si riservano 20 milioni di quote agli operatori aerei commerciali che aumentano il loro uso di carburanti sostenibili per l’aviazione.

I ricavi della vendita all’asta di 5 milioni di quote per l’aviazione saranno usati per sostenere i sistemi meno inquinanti. L’aviazione rappresenta dal 2 al 3% delle emissioni globali di CO2 e il 3,7% di quelle della sola Ue. Le tratte lunghe sono il 6% dei voli in partenza dallo Spazio economico europeo. Hanno però la colpa soltanto della metà di tutte le emissioni di CO2 e NOx. Attualmente si prevede un aumento dell’aviazione europea del 44% entro il 2050. Altro timore per un eventuale aumento delle emissioni inquinanti.