Twitter ha bannato @ElonJet, l’account che tracciava automaticamente tutti gli spostamenti del jet privato di Elon Musk. Il miliardario aveva tentato di far chiudere il bot – con le buone – diversi mesi fa, quando non era ancora il proprietario del social network.
ElonJet: la storia risale ad inizio del 2022
Il caso risale a gennaio del 2022, quando Elon Musk aveva denunciato pubblicamente un account che postava, automaticamente, tutti gli spostamenti del suo jet privato. Musk all’epoca si era congratulato con l’autore del bot, dicendo di apprezzarne l’inventiva, proponendogli di chiuderlo in cambio di un compenso economico.
“Per piacere, puoi spegnerlo? È un rischio per la sicurezza”, ha scritto Elon Musk a Jack Sweeney. «Non mi piace l’idea che un matto possa spararmi». Musk aveva contattato il ragazzo con un messaggio privato inviato su Twitter, proponendogli un compenso di 5.000 dollari in cambio della chiusura del bot. Il ragazzo aveva risposto presentando una controproposta: «puoi aggiungere uno zero? Così mi compro una Tesla».
«Ci penso su», aveva scritto a sua volta Elon Musk, ma la conversazione non era più proseguita. Forse per paura di creare un precedente (e rischiare futuri tentativi di estorsione), il miliardario alla fine aveva ritirato la sua offerta rinunciando all’idea di chiudere l’affare con le buone.
La libertà d’espressione non vale per i bot?
Nel frattempo sono cambiate molte cose: Elon Musk è il nuovo proprietario di Twitter e il social network recentemente ha prima limitato la visibilità dell’account (applicando quello che in gergo si chiama uno shadow ban) per poi sospenderlo a tempo indeterminato.
In molti hanno accusato il miliardario di ipocrisia, sostenendo che la decisione di bannare l’account sia in contrasto con la volontà esplicitata più volte di rendere Twitter una piattaforma fondata sulla libertà d’espressione. Insomma, l’accusa è di aver applicato le policy del sito ‘ad personam’ e a suo esclusivo beneficio.
Peraltro, Twitter non si è limitato a sospendere l’account ma anche flaggato il link che rimanda al sito del bot come pericoloso. In sostanza: gli utenti non possono più condividerlo e chi ci clicca sopra riceve un messaggio che lo avverte che il link porta ad un sito potenzialmente pericoloso.
Any account doxxing real-time location info of anyone will be suspended, as it is a physical safety violation. This includes posting links to sites with real-time location info.
Posting locations someone traveled to on a slightly delayed basis isn’t a safety problem, so is ok.
— Elon Musk (@elonmusk) December 15, 2022
Elon Musk ha quindi affrontato pubblicamente la questione, dichiarando che d’ora in avanti qualsiasi account che condividerà in tempo reale gli spostamenti di una persona verrà bannato. «È doxing e mette a rischio l’incolumità fisica delle persone», ha scritto Elon Musk.
Musk ha aggiunto che non verranno sospesi gli account che si limitano a postare aggiornamenti sulla posizione di una persona a distanza di diverso tempo dal momento in cui si trovava effettivamente in quel posto – e dunque non in tempo reale. Musk ha anche spiegato che la decisione di sospendere l’account è stata presa dopo un incidente che ha coinvolto uno dei figli di Elon Musk, inseguito da una persona mentre si trovava a bordo di un SUV, probabilmente perché lo stalker pensava che dentro l’auto ci fosse anche il miliardario. «Per questo motivo ho scelto di intraprendere azioni legali contro Jack Sweeney e chiunque minacci la sicurezza della mia famiglia».