L’Italia dichiara guerra alla pirateria informatica e, in particolare, allo streaming illegale di contenuti protetti dal diritto d’autore. L’obiettivo: intervenire in tempi celerissimi, senza rimanere ostaggio dei tempi eterni della giustizia, per chiudere e sequestrare i siti e le piattaforme che ospitano contenuti illegali.

Un emendamento alla Legge di Bilancio mette nel mirino l’IPTV e il cosiddetto pezzotto, dando ampi poteri all’AGCOM. L’emendamento andrebbe a modificare il regolamento della delibera 680/13/CONS del 12 Dicembre 2013.

La modifica consentirebbe all’AGCOM di intervenire tempestivamente, addirittura oscurando le piattaforme entro 30 minuti dalla loro individuazione. In questo modo si potrebbero – almeno in linea teorica – oscurare i siti quando le partite di calcio o gli altri eventi sportivi trasmessi illegalmente sono ancora in corso.

Per il momento di definitivo non c’è ancora nulla. Il consiglio dell’AGCOM dovrà riunirsi una seconda volta il prossimo 21 dicembre. In quell’occasione il commissario Massimiliano Capitanio dovrebbe presentare una bozza definitiva delle modifiche proposte.

Il testo sarebbe stato studiato per accelerare le procedure di autorizzazione dei provvedimenti cautelari, portando ad azioni istantanee per rimuovere, oscurare e sequestrare i siti che ospitano contenuti illegali trasmessi attraverso il sistema IPTV. Si parla, appunto, di un massimo di mezz’ora dall’individuazione dell’illecito. Parallelamente, sarà messa a disposizione dei principali attori del settore una piattaforma per segnalare in tempo reale le violazioni dei diritti d’autore. Il sistema dei controlli verrà in parte delegato alle aziende che più di tutti hanno a cuore il contrasto delle violazioni del diritto d’autore — da cui ricevono un diretto danno economico.

Questo sistema che ibrida controlli delle autorità a segnalazioni dei privati dovrebbe contribuire al raggiungimento degli obiettivi di contrasto alla pirateria informatica.