Le autorità delle Bahamas hanno arrestato su richiesta degli Stati Uniti Sam Bankman-Fried, il fondatore ed ex CEO di FTX, quello che, prima di andare rocambolescamente in bancarotta poche settimane fa, era il secondo exchange di criptovalute più grande al mondo.

Il procuratore distrettuale delle Bahamas ha annunciato l’arresto del trentenne, specificando di averlo ordinato dopo aver ricevuto un’informativa del governo degli USA, che verosimilmente a breve dovrebbe presentare una richiesta di estradizione.

Nelle stesse ore Damian Williams, il procuratore di uno dei distretti in cui è diviso lo Stato di New York, ha confermato che nella giornata di oggi verranno presentate formalmente delle accuse nei suoi confronti. SBF, come è stato soprannominato in questi anni, doveva partecipare da remoto ad un’audizione del Congresso degli USA.

I capi d’accusa non sono ancora noti, tuttavia Bankman-Fried è ritenuto il principale responsabile del collasso di FTX. Il sospetto è che l’exchange abbia utilizzato in modo improprio i fondi depositati dei clienti, che sarebbero stati in parte trasferiti nei conti di Alameda Research, un’azienda solo formalmente indipendente ma che di fatto operava come la divisione trading dell’exchange. Proprio Alameda, guidato da Caroline Ellison, ex fidanzata di SBF, avrebbe poi scialacquato le risorse dell’exchange in una serie di investimenti ad altissimo rischio. Tra le altre cose, FTX è anche accusato di aver manipolato più volte il mercato delle criptovalute a suo vantaggio.