Il significato della parola giapponese Hikikomori significa “stare in disparte”, in poche parole, indica i giovani che si isolano dal mondo e dalla vita sociale. Sempre più adolescenti si ritirano dalla vita sociale e dalla scuola per rinchiudersi in casa. La sindrome è in costante aumento. L’unica finestra aperta è internet che rinchiude i ragazzi in una sorta di trappola virtuale. L’Hikikomori però non è una dipendenza dal web o ad esempio dai videogiochi.
La fase più critica è quella dell’adolescenza, intorno ai 15 anni, età di passaggio tra scuole medie e superiori, una fase delicata in cui l’adolescente prende le distanze dal nucleo familiare e cerca un nuovo riferimento nel gruppo dei pari. Non sempre avviene in maniera lineare. I genitori possono notare inizialmente una frequenza scolastica discontinua e un progressivo disinteresse per amici e attività extrascolastiche. Un altro segnale è l’alterazione del ciclo fisiologico sonno-veglia.
Maria Pontillo, psicoterapeuta di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma
I ragazzi possono addirittura non dormire di notte e farlo di giorno. Non si conoscono le vere cause di questo fenomeno, perché la società è molto competitiva. Magari proprio per questo fa scattare l’inadeguatezza degli adolescenti al mondo. La pandemia ha peggiorato la situazione. Infatti chi soffriva di ritiro sociale, con il Covid si è sentito meno esposto, visto che tutti erano costretti a una restrizione collettiva sociale. Per chi invece stava tentando un percorso per uscire da questa sindrome, si è ritrovato ad avere paura di nuovo del mondo esterno.