La Fimmg Puglia ha convocato un’assemblea regionale a Bari in cui verranno discussi problemi gravi con cui i medici si confrontano ogni giorno. Inoltre, saranno valutate eventuali azioni da svolgere per la definizione di un manifesto nei confronti della cittadinanza che spieghi i motivi dell’agitazione fra medici.
Lo stato di agitazione nasce da una profonda crisi della medicina generale pugliese. C’è una crescita asfissiante della burocrazia che sottrae sempre più tempo alla cura dei pazienti e dequalifica l’esercizio della professione, aggravata da processi informatici tortuosi e non adeguati ai processi clinico assistenziali e da un sistema sanitario regionale fortemente disaggregato e disorganizzato. A questo si aggiungono la carenza di personale, gli strascichi di due anni di emergenza pandemica e l’assoluta assenza di programmazione nazionale e regionale. I giovani medici lasciano gli incarichi dopo pochi mesi e i medici meno giovani che ne hanno la possibilità vanno in pensione in anticipo.
Donato Monopoli, segretario Fimmg Puglia
Si chiede alla Regione, che resta in silenzio, quali sono le risorse che vuole investire per il personale. La Fimmg Puglia sarà al fianco dei medici per aggiungere la sua voce nella denuncia per il gravissimo stato di disagio che la categoria vive. In aggiunta la penalizzazione dei costi del caro energia. Un primo passo verso un’azione di livello nazionale.
Nella nuova legge di bilancio è inaccettabile la completa assenza di misure di sostegno per i medici di medicina generale. Sono incluse le spese dedicate al potenziamento di un’assistenza di prossimità e dei contratti dei convenzionati. C’è anche una questione sindacale pronta a una mobilitazione nazionale per i problemi del sistema di sanità pubblica.