Se non abiti a un piano alto di un palazzo hai il dubbio se sia giusto che il tuo gatto giri liberamente negli ambienti esterni. È giusto che lo faccia? Forse meglio tenerlo in casa per evitare che si metta nei guai? I pareri sono discordanti ma un recente studio afferma che sia meglio chiudere il gatto in casa. È per il bene degli altri animali e soprattutto del felino stesso.
Lo studio è condotto a Washington D.C. e le regole venute fuori non è detto che siano valide anche per i gatti italiani. La ricerca dura da tre anni con l’uso di fototrappole situate in zone abitate e aree selvagge. Sono stati monitorati gatti e altre otto specie di mammiferi locali.
Un gatto che gira libero ha il 61% di probabilità di incontrare un procione o una volpe rossa, il 56% di incrociare un opossum. Insomma, i gatti che non vengono tenuti sotto chiave si mischiano ai mammiferi selvatici. C’è il pericolo di trasmissione della rabbia da volpi e da opossum, ci sono dei rischi sanitari per il gatto.
I gatti di Washington tengono lontani i ratti, ma amano andare a caccia di altri mammiferi più piccoli e importanti per l’ecosistema. I gatti non sono uniformi sul territorio di Washington, ma la loro presenza è legata all’uomo. Quest’ultimo ha la responsabilità di portarlo in giro e di farlo interagire negativamente con la fauna selvatica. Ecco che tenere il gatto in casa sarebbe una soluzione valida in generale e un vantaggio per l’animale stesso.