Bombi: l’anidride carbonica influenza la riproduzione

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Gli esperti recentemente hanno svelato come l’anidride carbonica influisca la fisiologia delle api, compresa la riproduzione. Il composto chimico sembra bypassare la diapausa, la fase simile al letargo durante cui le api dormono nel corso dell’inverno. Un modo per attivare il processo riproduttivo nelle regine dei bombi. L’anidride carbonica sembra indurre un cambiamento nel metabolismo che influisce poi con conseguenze secondarie sulla riproduzione.

 

In precedenza, si credeva che CO2ha influenzato direttamente la riproduzione, ma questo studio è una delle prime prove che dimostrano che probabilmente non è così. Abbiamo scoperto che CO2 cambia il modo in cui i macronutrienti vengono immagazzinati e riallocati nel corpo. Il fatto che il processo riproduttivo sia poi avviato è solo un artefatto di questi processi.

Etya Amsalem, professore associato di entomologia

 

 

Il composto chimico è utilizzato dagli apicoltori e scienziati per sedare le api e gli insetti in generale. Oltre a un effetto calmante dà risposte fisiologiche. Ci sono diverse ragioni per l’attuazione di questo studio. Il primo è che l’anidride carbonica è uno strumento utile per gli apiari commerciali (nei bombi) per produrre colonie per l’impollinazione annuale. Il secondo è che il composto chimico influenzi i risultati di ricerca. 

Gli studiosi hanno svolto esperimenti vari. Uno fra gli altri quello dove si voleva comprendere meglio gli effetti fisiologici dell’anidride carbonica sulle regine dei bombi. Per l’esperimento si sono divise le api in due gruppi: uno trattato con anidride carbonica e l’altro senza. Le api sono state monitorate subito dopo il trattamento, poi dopo tre giorni e dopo 10 giorni. I ricercatori in questi tre momenti hanno controllato le ovaie e misurato la concentrazione di macronutrienti in differenti tessuti. Si sono avute informazioni sul metabolismo. 

Le regine trattate con anidride carbonica hanno mostrato livelli più alti di attivazione ovarica rispetto a quelle non trattate. Un cambiamento registrato anche nell’allocazione dei macronutrienti con maggiore glicogeno e proteine nelle ovaie. In pratica, l’anidride carbonica influenza riproduzione e metabolismo. Così sono stati creati altri due gruppi: un gruppo di regine senza ovaie e un altro gruppo trattato con un antagonista ormone giovanile.

Quest’ultimo accelera il metabolismo, regola la riproduzione e riduce l’ormone giovanile. Le api con le ovaie rimosse hanno avuto un cambiamento simile nei macronutrienti alle api con ancora le ovaie. L’anidride carbonica influenza quindi prima il metabolismo, visto che le api senza ovaie hanno ancora sperimentato lo stesso effetto. 

Le api con l’inibitore dell’ormone giovanile non hanno mostrato questi effetti metabolici. Questo ormone quindi conferma il suo ruolo di mediatore dell’anidride carbonica. L’anidride carbonica colpisce tutti gli insetti. I ricercatori stanno cercando di trovare il processo preciso o il meccanismo che sta creando questi effetti. La coerenza c’è nell’influenza sul metabolismo, ma non c’è sulla riproduzione. 

 

 

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