In una lunga intervista rilasciata a La Repubblica, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy (o MISE, per i nostalgici) Adolfo Urso ha parlato della necessità di accelerare la transizione verso le auto elettriche, spiegando che potrebbe essere necessario ridisegnare l’attuale sistema degli incentivi (i cui fondi vengono prosciugati, ogni volta, quasi istantaneamente).
L’auto elettrica è percepita come un bene di lusso, riservata a pochi. Per questo sono stati rimodulati gli incentivi: è previsto un contributo aggiuntivo per l’acquisto di veicoli elettrici e ibridi plug-in per le persone con ISEE al di sotto dei 30.000 euro e un contributo, pari al 50% di quello previsto per le persone fisiche, per le attività di autonoleggio
ha dichiarato, aggiungendo che il suo governo intende sostenere «con determinazione la transizione ecologica» senza tuttavia mantenere una visione ideologica. Cioè, sostenendo l’elettrico a tutti i costi, ignorando altre possibili soluzioni. «Non leggiamo la realtà con i paraocchi e difendiamo il principio della neutralità tecnologica».
Il passaggio più interessante riguarda la visione del governo sull’attuale sistema di incentivi e, in particolare, l’esigenza di potenziare le infrastrutture.
Si possono ripensare le modalità di incentivazione, ma c’è una precondizione: la diffusione delle colonnine di ricarica per sostenere la domanda. In assenza di infrastrutture, la domanda di auto elettriche non può decollare
A tal proposito, Urso ha anticipato che i bonus per finanziare l’installazione delle wallbox nei condomini verranno prorogati per tutto il 2023.