L’ospedale San Raffaele di Milano è improntato sulla prevenzione di malattie e sulla promozione del benessere con l’applicazione tecnologica. Il San Raffaele si è avvalso del Centro di Ricerca di Tecnologie Avanzate per la Salute ed il Benessere. A sua volta coinvolto nel progetto FF2020. Questo progetto ha lo scopo di ampliare gli ambiti di applicazione della Mobilità Aerea Urbana (UAM). Intesa come la declinazione della Mobilità Aerea Avanzata (AAM) nell’ambito urbano. In pratica, l’FF2020 vuole proporsi come strumento di sviluppo di servizi necessari in futuro per applicazioni su larga scala. Tutto sotto il coordinamento del San Raffaele in cinque Living Lab.
Il primo Living Lab, High-Tech Campus di Eindhoven (Paesi Bassi) ha terminato la sua esperienza positiva di dimostrazioni di droni. Esse erano relative a sorveglianza, monitoraggio e consegna merce. Il San Raffaele sta preparandosi alla dimostrazione di servizi che introdurranno future applicazioni più complesse. Il Centro di Tecnologie Avanzate per la Salute e il Benessere ha adottato una metodologia del service design per dare massima soddisfazione ai suoi utenti. Il San Raffaele sostiene il concetto per cui nell’ecosistema digitale della UAM fanno parte utilizzatori dei servizi e dei loro sistemi.
Il primo dimostratore ha lo scopo dello sviluppo per la manutenzione e la sicurezza delle infrastrutture ospedaliere. Il secondo dimostratore riguarda il trasporto dell’ultimo miglio di materiale medico d’urgenza. Questa fase serve ai ricercatori per misurare le limitazioni pratiche e normative da superare per l’abilitazione di servizi disegnati via drone. L’uso dei droni in futuro potrebbe essere quello di usarli oltre che negli ospedali, ma anche in una rete di cliniche, magazzini e laboratori.
Questi servizi potranno sostenersi senza il bisogno di finanziamenti pubblici, sempre se i vantaggi potranno giustificare i costi. Si vuole puntare su servizi ad alto impatto anche dal punto di vista sociale per avere dati importanti in relazione a successive valutazioni. Significa poter gestire scenari complicati come quello della merce pericolosa. Mancano però standard per la sicurezza di terzi e per la qualità clinica, oltre che per la logistica. Progetti come FF2020 permettono di dare una spinta al settore, oltre alla maturazione dell’esperienza e delle competenze necessarie.