Bertuccia Calogero: una legge ne sancisce la libertà

bertuccia

A tre anni dal suo salvataggio, la bertuccia Calogero è finalmente libera per legge. Chi lo aveva tenuto recluso cibandolo con lasagne e Coca Cola è stato condannato una volta per tutte. Ora può vivere e comportarsi seguendo la sua natura di bertuccia. 

È il reato attribuito all’uomo che ha tenuto per tanti anni la bertuccia reclusa in una villa alle falde dell’Etna. La famiglia ne ha denunciato il furto, poi i Carabinieri Forestali del nucleo CITES hanno consentito il suo salvataggio. Ha finalmente cominciato una nuova vita nella grande area per bertucce del Centro di Recupero di Semproniano, in Toscana. Qui può godere di vigilanza sanitaria e di monitoraggio medico veterinario con un percorso di inserimento in una famiglia di primati. 

Calogero finalmente può vivere la sua vita secondo i canoni previsti dalla sua specie con i suoi simili. Forse è stato catturato in natura da bracconieri, poi portato in Europa grazie a un business di criminalità organizzata. Purtroppo i maggiori importatori di questa specie animale sono Italia e Spagna. Il numero delle bertucce è diminuito notevolmente passando da 25mila a 7mila. Sono una specie di macachi provenienti dal Marocco e dall’Algeria. Sono milioni gli animali che annualmente vengono privati di libertà e dignità per il remunerativo traffico illegale dei selvatici. Alla fine però almeno Calogero è libero! 

 

 

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