Lo spray antizanzare può essere efficace ma ha dei punti deboli, per esempio l’odore sgradevole e ul fatto che deve essere applicato di continuo. Un team di ricercatori della Martin Luther University Halle-Wittenberg (MLU) ha quindi cercato una soluzione diversa: qualcosa che si possa indossare. Per sviluppare la nuova tecnologia i ricercatori hanno utilizzato IR3535, un composto chimico ad azione repellente, sviluppato da Merck, una delle società farmaceutiche più grandi al mondo. Il repellente viene solitamente applicato come spray o lozione e protegge dagli insetti per diverse ore. Ma l’obiettivo dei ricercatori era quello di ottenere qualcosa che durasse a lungo senza il bisogno di continue applicazioni.
Hanno quindi sviluppato una tecnica che, tramite stampa 3D, realizza un polimero biodegradabile nel quale viene inserito il repellente con la possibilità di essere rilasciato gradualmente nel tempo. Hanno dato al polimero la forma di un anello. Gli esperimenti hanno dimostrato che è possibile stampare parti 3D contenenti fino al 25 % di repellente concentrato. “L’idea di base è che il repellente evapori continuamente e formi una barriera per gli insetti”, spiega l’autore principale dello studio, Fanfan Du, dottorando presso l’MLU.
La velocità di rilascio del repellente dipende da diversi fattori, sia dalla struttura del polimero (che può essere modificata) sia dalla temperatura esterna. Per tutti i campioni, indipendentemente dalla concentrazione iniziale di repellente, la velocità di rilascio aumenta con la temperatura e, a temperatura ambiente, la costante di rilascio è dell’ordine di 10 giorni“, si legge nello studio.
Tuttavia, si tratta ancora di uno studio iniziale. I ricercatori hanno dimostrato che è possibile rilasciare il repellente in questo modo, ma non lo hanno ancora testato per vedere se funziona bene in condizioni realistiche. Sottolineano inoltre che ci sono anche diverse modifiche all’incapsulamento che possono essere utilizzate per migliorare ulteriormente il materiale, ma sono necessari test di efficacia per vedere quanto questo metodo respinga gli insetti rispetto ai metodi convenzionali.
Tuttavia, i ricercatori sono fiduciosi nel dispositivo appena creato e dicono che dovrebbe funzionare in una situazione pratica.