Scienziati australiani sono riusciti a insegnare alle cellule cerebrali coltivate in una piastra di Petri (recipienti in plastica o vetro di forma cilindrica che serve per la crescita di colture cellulari di laboratorio) a giocare a Pong. Pong è un videogioco degli anni ’70 con una grafica estremamente semplificata, nato per simulare il gioco del ping-pong.

Utilizzando un “sistema di rete neurale” di neuroni ed elettrodi, gli scienziati della bio startup Cortical Labs, hanno associato tessuto organico e tecnologia, consentendo di ottenere una produzione sensoriale che potrebbe cambiare il modo in cui vediamo il pensiero, l’apprendimento e l’intelligenza.

Telecronache di una partita

Sicuramente non un gioco all’avanguardia, ma se pensiamo che ciò che vediamo nel video è l’azione controllata da delle cellule artificiali cresciute in una capsula, sicuramente anche il gioco del Pong acquisisce un certo fascino.

Le cellule coltivate in laboratorio dagli scienziati, asportate dai topi, sono state collegate con una rete di microelettrodi. I ricercatori sono riusciti a “insegnare” ai neuroni a rispondere agli stimoli (la palla in movimento) inviando impulsi ai microelettrodi per muovere la racchetta.

In soli cinque minuti, hanno potuto vedere queste cellule “imparare” a reagire agli stimoli elettrici provenienti da microelettrodi posti su lati diversi di una piastra di Petri, rispecchiando il movimento della palla. Le cellule cerebrali hanno reagito con segnali che hanno spinto la racchetta a incontrare la pallina, e così è stata giocata una vera e propria partita di Pong.

Non è la prima volta che si portano avanti esperimenti di questo tipo, ma è la prima volta che viene realizzato un video e messo su youtube che ci permette di assistere ad una partita tra cellule cresciute artificialmente.

I risultati potrebbero avere un effetto profondo non solo sull’intelligenza artificiale, ma anche sul trattamento medico del cervello. “Abbiamo dimostrato che possiamo interagire con i neuroni biologici viventi in modo tale da costringerli a modificare la loro attività, portando a qualcosa che assomiglia all’intelligenza”, ha dichiarato Brett Kagan, neuroscienziato dei Cortical Labs. Non solo, da quanto spiega un altro scienziato del Cortical Lab, Brett Kagan: utilizzando stimoli elettrici, le cellule cerebrali sono state in grado di regolare la loro produzione sensoriale e, di conseguenza, di imparare a giocare meglio al gioco del Pong e di aumentare i tempi di reazione per ottenere risultati migliori.