Giuseppe Di Mauro, presidente della Sipps (Società italiana di pediatria preventiva e sociale) per presentare la situazione in età pediatrica, dichiara:
Stiamo quasi raggiungendo l’apice che stimiamo sarà a dicembre e abbiamo ancora diverse settimane per vaccinare e prevenire. Il mio invito è a provvedere. In genere il picco dell’influenza arriva tra fine dicembre e primi di gennaio, ma sembra tutto un po’ anticipato quest’anno in termini di intensità. E non dimentichiamo che per 2 anni la presenza ingombrante di Covid e le mascherine hanno spazzato un po’ via tutti gli altri virus e anche quelli influenzali. Quest’anno invece l’influenza è un po’ più aggressiva. Le mascherine, che hanno protetto molto, si usano oggi negli ambulatori e in situazioni sanitarie, ma non a scuola, al ristorante, al supermercato, al cinema. Ovviamente non penso che dobbiamo tornare a usarle, specie i bimbi. Ma dico: vacciniamoci. La prevenzione primaria ci insegna che tutte le malattie prevenibili vanno prevenute. Dobbiamo prenderci un po’ di tempo per spiegare e informare i genitori sulla presenza di queste importanti armi di difesa.
L’importante è vaccinarsi, da alcuni anni per i bambini che hanno dai 2 anni in su viene utilizzato un vaccino antinfluenzale spray nasale molto efficace. Un modo facile di somministrazione per creare uno scudo a un virus importante. La vaccinazione è raccomandata dai 6 mesi ai 6 anni anche per i bambini con asma e patologie, ma anche per quelli sani. Il virus si trasmette “aria-aria” e a scuola o negli asili nido è facile la trasmissibilità. Poi è pericolosa da portare ai nonni a casa che stanno con i nipotini. Il virus è principale portatore di bronchiolite e polmonite nei neonati e nei bambini piccoli, dall’altra è anche “trasversale a tutte le fasce d’età pediatrica”.