Nonostante siamo abituati a vederli nel cielo tutti i giorni, gli aerei sono sempre fonte di grande stupore perché le guarda dal basso. Per questo, una delle domande che ci si pone più frequentemente è chi è stato il primo uomo volare e soprattutto, chi inventò questo mezzo di trasporto così affascinante?
Oggi, spostarsi in volo è una comodità alla quale siamo abituati. Raggiungere mete in pochissime ore dall’altro lato del pianeta è qualcosa alla quale non possiamo più rinunciare. Non tutti sanno però che in passato non era così facile: senza sfruttare l’aria ma movendosi solo per terra un mare, richiedeva ore i giorni di viaggio. I nostri antenati erano infatti abituati ad affrontare i viaggi che duravano mesi, ecco perché l’idea di utilizzare l’aria come mezzo di trasporto ha cambiato profondamente le dinamiche sociali, collegando tutto il mondo riducendo le distanze in modo globale.
Con il passare del tempo, l’uomo inizia però a guardare al passato, per questo motivo le domande ci portano a chiarire chi fu il primo uomo salito sull’aereo della storia, e ancor più interessante, quale fu il primo aereo dalla storia.
La data
Il primo velivolo della storia è nato dopo anni di ricerche condotte da tantissimi studiosi appassionati di ingegneria aeronautica. Segnatevi questa data importante: 17 dicembre 1903. Questo fu il giorno in cui due fratelli riuscirono a volare per la prima volta sopra un aereo progettato proprio da loro. Stiamo parlando dei famosissimi fratelli Wright, che riuscirono a volare per quattro volte sopra una città della Carolina del Nord, nella città di Kitty Hawk.
Grazie alla loro affascinante creazione, la società fu coinvolta da un traguardo senza precedenti, che portò i fortunati i fratelli a ottenere il brevetto per aver realizzato il primo velivolo della storia dell’umanità.
Il primo aereo
Questo aereo prese il nome di Flyer, e come ben possiamo immaginare fu solo il primo di tantissime copie di modelli che poi affrontarono una profonda evoluzione nel corso del tempo. Una delle prime sfide che gli ingegneri si trovarono davanti, fu quella di realizzare un mezzo che resistesse un lungo numero di ore in volo.
Inizialmente, infatti, i voli erano molto brevi e precari e venivano costantemente effettuate modifiche ai veicoli, oltre che manutenzioni frequenti. Qualche anno più tardi, il profilo dell’aereo fu ottimizzato per riuscire a restare nel vuoto per più tempo fino ad arrivare ai giorni nostri in cui si può percorrere tutto il globo senza alcun tipo di problema.
Un sogno antico
Il primo volo effettuato per soli 12 secondi, su un aereo che percorse 36 metri a vento contrario. Nonostante non fu un eccezionale prestazione, rappresentò una grandissima svolta per lo sviluppo dell’umanità. È inutile dire, infatti, quanto quello di volare fosse il sogno più grande della storia.
Dall’alba dei tempi gli uomini che guardavano gli uccelli nel cielo desideravano avere la dote di spostarsi velocemente da una parte all’altra dell’asse terrestre. Esistono numerosi riferimenti nella mitologia e nella religione che si rifanno al volo umano. I personaggi alati sono tantissimi, il più famoso è Icaro che purtroppo ebbe la sfortunata idea di fare delle ali di cera d’ape.
Nonostante i tentativi di successo furono effettuati nei primi anni del Novecento, abbiamo anche testimonianze antiche che risalgono all’800d.C., quando un inventore berbero provò a realizzare una struttura in legno, piume e seta, grazie alla quale riuscì a scendere da un minareto. Successivamente, anche un monaco benedettino riuscì a lanciarsi dalla torre con delle ali costruite in modo rudimentale, ma l’ambizioso progetto lo rese invalido a vita.
Non potevamo non citare anche il famosissimo Leonardo da Vinci, l’inventore per eccellenza che nel ‘400 immaginò numerosi tipi di mezzi volanti studiando a fondo la meccanica delle ali degli uccelli.
I primi uomini a volare, ecco chi sono
Alcuni di questi uomini hanno provato ad imitare il volo degli uccelli, anche se per millenni, il desiderio si è tramutato in tragedia. Le leggi della fisica, infatti, non mentono e molto presto l’uomo si accorse che oltre a delle ali serviva anche una punta e una coda, che permettessero di restare sollevati per aria. Da Dedalo e Icaro passiamo al 1617, con Fausto Veranzio, un inventore e filosofo che proveniva dalla Dalmazia. Fu proprio lui a lanciarsi con un paracadute dalla torre di Venezia, e miracolosamente non morì.
L’uomo scrisse anche un libro nel quale descrisse 49 invenzioni tecnologiche, tra le quali figurano anche il paracadute. Altri tentativi di volo riguardano poi anche strani congegni come aquiloni e ali precarie, anche se il 21 novembre 1783 due francesi volarono sopra il cielo di Parigi per ben 26 minuti su una mongolfiera.
Questo fu senza dubbio un successo che portò il tedesco Lilienthal a provare a costruire un apparecchio simile al deltaplano, mezzo che vediamo ancora oggi sorvolare i cieli di tutta Italia e del mondo. I lunghi tentativi portarono quindi i fratelli americani Wright ad ottenere un grande successo che ha segnato la storia per sempre