Il 2022 è stato un anno pieno di migrazioni della popolazione da Sud a Nord in Italia. Lo spostamento migratorio non è però solo da Sud a Nord, ma anche dai piccoli paesi alle città delle regioni meridionali. Ecco che in Sardegna è arrivata una misura mirata a sostenere famiglie e imprese che scelgono di vivere anche nei comuni circostanti. Le risorse sono stanziate dalla Regione equivalenti a 105 milioni di euro.
Fra le misure, quella che sostiene chi vuole andare in comuni con una popolazione inferiore ai 3mila abitanti. Un vero e proprio bonus che è uno stanziamento di 45 milioni. Un contributo massimo di 15mila euro a coloro che acquistano o ristrutturano casa in un piccolo comune della Sardegna. Bisogna avere dei requisiti per usufruirne. Si deve avere la residenza anagrafica in un piccolo comune sardo. Valido anche per chi si trasferisce entro 18 mesi dall’acquisto dell’immobile o dalla data di ultimazione dei lavori di ristrutturazione. Basta che il comune di provenienza non sia un piccolo centro sardo. L’importo è il 50% della spesa di acquisto, di ristrutturazione o entrambi, ma fino a 15mila euro a soggetto, uno solo per ciascun nucleo familiare.
Il contributo può essere dato anche a una famiglia composta da una sola persona. Anche se quella di provenienza ha già beneficiato dello stesso contributo per un’altra abitazione. Ben 45 milioni su 105 totali sono mirati ad aiutare i nuovi residenti. I restanti 60 saranno distribuiti in tre anni per lo sviluppo di attività economiche e commerciali sempre in paesi sardi con meno di 3mila abitanti. Le imprese che nascono o si trasferiscono in un territorio sardo e con i requisiti richiesti avranno un contributo a fondo perduto pari a 15mila euro. Mentre è fino a 20mila euro, se l’impresa incrementa l’occupazione.
- Bonus contro lo spopolamento: a quanto ammonta la misura (quifinanza.it)