La Federal Energy Regulatory Commission, l’agenzia federale americana che si occupa di regolamentare la trasmissione e la vendita all’ingrosso di elettricità e gas naturale nel commercio tra gli Stati membri USA, ma anche il trasporto di petrolio tramite oleodotti, ha annunciato di voler smantellare quattro dighe in California allo scopo di tutelare i nativi americani.
Le strutture fanno parte del Progetto Lower Klamath e sono fondamentali per il funzionamento delle centrali idroelettriche poiché regolano il deflusso dei corsi d’acqua permettendo di produrre energia rinnovabile. Le dighe permettono di accumulare energia potenziale idrostatica, indirizzando l’acqua verso delle turbine che producono elettricità.
Il motivo dello smantellamento rientra nel concetto di transizione giusta e sostenibile oltre che rispettosa dei diritti umani. Questo perché la transizione energetica spesso passa per la scelta dei governi di realizzare filiere di produzione di energia rinnovabile che non sempre rispettano le comunità locali.
Le comunità native americane dipendono principalmente dalla pesca. Il fiume Klamath è fondamentale per la loro salute e la loro cultura e la sua deviazione ne ha favorito le cattive condizioni che hanno portato con il tempo alla moria di pesci. Questo dipende dalla natura di alcune specie di pesci e dalla temperatura dei corsi d’acqua.
Lo smantellamento impedirà inoltre ai bacini stagnanti di aumentare la temperatura dell’acqua in estate e contribuirà ad alleviare le cattive condizioni di habitat che contribuiscono alle malattie dei pesci sotto le dighe. Le dighe della Klamath intrappolano le acque ricche di nutrienti in bacini poco profondi. Il risultato è una massiccia fioritura di alghe blu-verdi tossiche che rappresentano una minaccia per la fauna selvatica e la salute umana.
Esperti della Klamath River Renewal