Talea: tecnica di moltiplicazione vegetativa

talea

Se si parla di coltivazione, quasi tutti noi immaginiamo la tecnica standard, ovvero quella tradizionale. Quella che prevede il seme e la cura della pianta.

In questo articolo verrà messo in rilievo un altro modo e quindi un’altra tecnica che può tornare molto utile. Utile se si parla di coltivare e moltiplicare una pianta.

Ovviamente bisogna saperla agire e tenere in considerazione alcuni aspetti principali che possono fare la differenza nella riuscita della tecnica stessa. In questo articolo si cercherà di fare proprio questo, per comprendere come attuarla e dunque il suo procedimento.

La tecnica della talea: un metodo alternativo

Sin da piccoli tutti noi impariamo che per coltivare e moltiplicare una pianta è necessario piantare il seme e poi prendersene cura. Questo è sicuramente un principio di base valido in ambito agricolo in quanto è vero.

Per poter coltivare le piante è necessario partire dal loro seme. Indubbiamente si tratta di un metodo piuttosto dispendioso e soprattutto impegnativo in quanto bisogna curare la pianta in ogni suo passaggio.

Il modo di piantare una pianta dal seme è quello più diffuso ma sicuramente non è l’unico modo esistente. Un metodo alternativo è quello che viene definito talea; si tratta di una tecnica di moltiplicazione vegetativa piuttosto diffusa in quanto è molto rapida e semplice. I risultati sono ottimali e garantiti: si riusciranno a vedere le proprie piante moltiplicate in tempi anche piuttosto rapidi.

I tempi rapidi, però, non è l’unico vantaggio di questa tecnica. Un altro vantaggio della tecnica talea è quella di ottenere nuovi esemplari geneticamente identici alla pianta madre.

Ecco che può essere definita, quindi, una clonazione vegetativa. Proprio per questo vantaggio, questa tecnica viene utilizzata soprattutto quando si ha una pianta rara; la talea permette di moltiplicarla in modo sicuro.

Per tutti questi motivi è sicuramente una tecnica da conoscere e da mettere in pratica anche con le proprie piante. Come fare? In questo articolo si parlerà della tecnica della talea in tutti i suoi passaggi.

Talea: cosa dobbiamo conoscere?

I vantaggi della tecnica della talea sono stati accennati nella parte precedente dell’articolo. Questo sicuramente rende questa tecnica piuttosto affascinante per chi vuole moltiplicare la propria pianta, senza necessariamente utilizzarne il seme.

A questo punto ci si potrebbe chiedere: come si attua la talea? Se la pianta non nasce dal seme, da cosa deriva? Questa tecnica consiste nel prelevare i rametti della pianta scelta. Per farlo bisogna eliminare le foglie basali e ottenere, appunto, il rametto. Tale rametto dovrà avere una lunghezza di circa 10-15 cm quindi non molto lunghi; bisognerà che siano più lunghi solo nel caso di rametti di olivo o di fico.

Una volta reciso, quindi, bisognerà posizionare tali rametti in piccoli vasetti o in qualche altro contenitore che abbia al suo interno del terriccio. Una volta inseriti in questi contenitori, bisognerà posizionarli in un luogo illuminato e in base alla stagione potrà anche essere inserito all’aria aperta o in un luogo riparato.

Una volta eseguita questa operazione si dovrà aspettare. Col tempo, infatti, i rametti produrranno le radici in quanto verranno prodotti gli ormoni radicanti.

Ovviamente il tempo necessario per la radicazione dipenderà dalla stagione e anche dalla tipologia di ramo che si vuole moltiplicare, appunto.

Il numero di rametti da potare e poi inserire nei vasetti dipenderà dalle proprie esigenze. Il consiglio, però, è quello di procedere con un numero maggiore rispetto a quello desiderato.

Perché? Perché non è detto che tutti i rametti riescano a radicare. In questo modo, quindi, si riuscirà comunque a moltiplicare la pianta desiderata.

Il momento migliore per praticare la talea non c’è in quanto è un’operazione che può essere seguita in vari momenti dell’anno. Sicuramente è da evitare la piena stagione estiva, per via del caldo eccessivo, e anche il pieno inverno proprio per via delle basse temperature.

Quale deve essere la pianta madre?

Sicuramente bisogna precisare che non è possibile procedere alla moltiplicazione di qualsiasi tipologia di pianta; questo perché è risultati potrebbero essere meno soddisfacenti.

Inoltre, come accennato, con la talea le piante che si ottengono sono identiche alle piante madri. Anche per questo bisognerà scegliere ottimamente la pianta da scegliere. Ad esempio si può scegliere di sfruttare questa tecnica per le piante da aromi come il rosmarino, la salvia, la menta e la lavanda.

Altra tipologia che sicuramente rende ottimamente tramite la talea è quella da frutto ed ornamentali. Per quest’ultima tipologia, ad esempio, una pianta spesso scelta per la talea è la buddleia, la forsizia, la rosa e anche il glicine.

Ad esempio un’altra tipologia di talea che spesso viene attuata è quella da pomodoro. Essa viene attuata quando vengono eliminate le femminelle che quindi possono essere utilizzare per prorogarle e crearne di nuove. Le femminelle sono molto utili in quanto vengono utilizzate per creare degli estratti che vengono utilizzati per antiparassitari.

 

 

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