Polipo e polpo non sono lo stesso animale. Sono due specie completamente differenti che vengono spesso confuse fra loro. I polipi sono degli Cnidaria e la loro caratteristica è essere solitari. I polpi invece sono molluschi cefalopodi a otto tentacoli che conosciamo bene, diffusi nel Mediterraneo.

Anche per la piovra vale la stessa cosa, si pensa che sia la femmina del polpo, altri credono che si chiami polpessa. Anche qui però si tratta di un equivoco per il nome che suona simile. La polpessa è un cefalopede con abitudini notturne e ha la pelle rossa con punti bianchi. Ha un corpo più esile e tentacoli più lunghi di un comune polpo, considerato sua preda. Il nome latino polypus significa “molti piedi” e quindi genera confusione.

I polpi sono creature molto intelligenti e gli scienziati hanno scoperto che il merito sia dei geni saltatori. Sono i trasposoni, che rappresentano il 45% del genoma umano. Grazie a questo sanno usare i loro tentacoli molto bene e hanno tre cuori e sangue blu. Possono rigenerare il loro corpo e possiedono un incredibile tatto. Le ventose dei tentacoli permettono di assaggiare tutto quello che toccano. I polpi vedono senza avere occhi, riescono a mimetizzarsi e ad abbinarsi quindi a ciò che li circonda. Questo riescono a farlo attraverso le opsine, proteine fotosensibili che si trovano sulla loro pelle e nei bastoncelli della nostra retina.

La differenza tra polpi e polipi sta nella spina dorsale. I polpi non hanno scheletri, l’unica parte dura è il becco affilato al centro dei tentacoli. I polipi invece fanno un’impalcatura flessibile che sostiene la colonia intera per poi produrre la corallite, il loro esoscheletro. Fra i due il più antico è il polpo (296 milioni di anni fa), quindi milioni di anni prima ai dinosauri.