Anche HP annuncia il licenziamento di un numero cospicuo di suoi dipendenti. Gli esuberi potrebbero riguardare circa il 10% della forza di lavoro del colosso dell’informatica, pari ad oltre 6.000 dipendenti. Oggi HP impiega oltre 61.000, tra dipendenti e manager, in tutto il mondo.

I licenziamenti dovrebbero essere annunciati a scaglioni. Il processo sarà pertanto graduale e dovrebbe estendersi su un lasso temporale di tre anni. Si tratterebbe di un cambiamento strutturale, reso necessario dalla diminuzione della domanda di PC nel corso degli anni. Un trend – quello della minor domanda per laptop e desktop – che non sembra destinato a cambiare nemmeno nei prossimi anni.

I dirigenti di HP si aspettano che il quadro economico continui ad essere sfavorevole almeno per tutto il 2023. Ciò si dovrebbe tradurre in una contrazione delle vendite di almeno dieci punti percentuali.

Grazie al piano di esuberi, HP prevede di risparmiare fino a 1,4 miliardi di dollari all’anno entro il 2025. Un risparmio che dovrebbe bilanciare il crollo della domanda del mercato consumer. Ma non basterà: l’azienda dovrà anche rivedere la sua intera strategia, puntando su nuovi segmenti e, forse, estendendo la sua presenza su mercati ancora inesplorati, ad esempio puntando maggiormente sui servizi in abbonamento.