Se siete in vena di commuovervi sta per tornare nelle sale cinematografiche italiane (solo il 13 dicembre) uno dei pet-movie più toccanti di sempre, ispirato alla storia vera del cane nipponico Hachiko. Uscito nel 2009, dopo essere stato presentato in anteprima ad Alice nella Città alla Festa del cinema di Roma, il film del regista due volte candidato all’Oscar Lasse Hallström con Richard Gere è diventato uno dei film più amati dal pubblico cinofilo e non solo.
Hachiko è la storia di Hachi, un cane di razza Akita, e dell’amicizia speciale con il suo padrone.
Ogni giorno Hachi accompagna il professor Parker (Richard Gere) alla stazione e lo aspetta al suo ritorno per dargli il benvenuto. L’emozionante e complessa natura di quello che si svela quando la loro routine viene interrotta, è ciò che rende la storia di Hachi una favola per tutte le età. L’assoluta dedizione di un cane nei confronti del suo padrone ci mostra lo straordinario potere dei sentimenti e come anche il più semplice fra i gesti possa diventare la più grande manifestazione di affetto mai ricevuta.
La riedizione in digitale di questo piccolo cult (che vede nel cast anche Joan Allen, Sarah Roemer, Cary-Hiroyuki Tagawa e Jason Alexander) è liberamente ispirata alla vera storia del cane Hachiko,
divenuto celebre per aver la sua incrollabile fedeltà al “suo” umano, il professor Hidesaburo Ueno, che negli anni venti del secolo scorso era solito attendere ogni giorno alla stazione di Shibuya… nonostante un brutto giorno il dottor Ueno non si presentò più, stroncato in facoltà da un ictus. Hachiko, tuttavia, continuò a recarsi in stazione, tutti i giorni, allo stesso orario, fino alla sua morte, avvenuta nel ’35. Un esempio di dedizione che non poteva che colpire l’opinione pubblica giapponese, che gli dedicò una celebre statua (tutt’ora eretta in pubblico di fronte alla stazione e presente in tante opere di finzione, da Super Gals! a Persona 5) e un giorno di lutto nazionale.