Il Lucca C&G 2022 è stato palcoscenico di tanti eventi. Da attori dal calibro di Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere fino ad autori di fama mondiale come Jay Kristoff e Laini Taylor. Mai come prima Lucca si è resa davvero protagonista del fantasy contemporaneo. Non solo cosplayer in abiti medievali ma tantissimi panel hanno animato la fiera più importante d’Europa.
Gli amanti dei romanzi fantasy non possono di certo lamentarsi. Al Lucca C&G 2022 Fazi Editore ha portato come ospite Laini Taylor, autrice di Il Sognatore e La chimera di Praga. Le serie fantasy dell’autrice sono note in tutto il mondo. La dilogia di Il Sognatore (Strange the Dreamer) è nella classifica dei best seller internazionali e Laini Taylor proprio per il primo volume del romanzo ha ricevuto la nomination nella categoria miglior romanzo al Michael L. Printz Award nel 2017. Sebbene Il Sognatore sia probabilmente il testo più noto dell’autrice non è stato il primo a ricevere l’affetto caloroso del pubblico italiano. La chimera di Praga, trilogia fantasy dal titolo originale Daughter of Smoke and Bone, è stata pubblicata negli Stati Uniti nel 2011 e tradotta in italiano da Fazi Editore nel 2016, due anni prima rispetto a Il Sognatore.
Grazie a Fazi Editore ho avuto l’opportunità assieme ad altre booktoker di intervistare Laini Taylor. L’autrice fin da subito si è dimostrata davvero gentile e disponibile, una persona di cuore pronta a rispondere senza esitazioni alle domande delle sue fan. Ecco cosa ci ha raccontato.
Ciao Laini, innanzitutto ti faccio i complimenti per i tuoi capelli, sono spettacolari. Sono davvero curiosa di sapere se hai mai sognato di vedere i tuoi libri adattati sul grande o sul piccolo schermo?
“Oh grazie mille! All’incirca 10 anni fa La chimera di Praga era un nuovo libro ed ha attraversato tutto il processo produttivo con gli Universal Studios. Molti sceneggiatori hanno speso tanto tempo e denaro per scrivere tanti copioni per il progetto. C’era anche un regista in procinto di perdere l’opera tra le sue mani. Siamo arrivati molto ma molto vicini alla concretizzazione del lavoro, stavano per presentare il progetto ai vertici della Universal ma poi il tutto si è arrestato li. Sono successe tante cose. Sai è stato molto eccitante ed emozionate ma anche deludente. Se ci fossero nuove evoluzioni mi piacerebbe vedere un adattamento live action dei miei libri. È spaventoso, fa paura me vorrei tanto vederlo. Sarebbe bellissimo. Come lettrice ho vissuto l’esperienza di andare nelle librerie dei vari aeroporti e vedere i lettori che entrano in libreria e la prima cosa che vedono sono i libri che sono stati adattati in film o serie tv. Non notano o registrano null’altro, Quindi anche solo per pubblicità sarebbe bellissimo ma sarebbe ancora meglio se l’adattamento fosse buono. Quindi incrociamo le dita.”
Preferiresti una serie tv o una serie di film e possiamo sperare in un prossimo adattamento live action delle tue opere?
“Penso che una serie tv attualmente sia perfetta. Quando sono stati acquisiti i diritti di trasposizione per La chimera di Praga 10 anni fa il contesto era diverso. Non avevamo mai visto serie tv fantasy con un budget consistente come Il Signore degli Anelli – Gli Anelli de Potere o House of the Dragon. Penso che comunque entrambi, sia una saga cinematografica che una sere televisiva sarebbero molto belli ed idonei ad adattare il mio romanzo.”
Se dovessi dare un consiglio ad un lettore che non si è mai approcciato ai tuoi romanzi con quale saga gli suggeriresti di partire e perché?
“Allora io consiglierei di partire dalla trilogia di La chimera di Praga perché è stata scritta per prima. So che Il Sognatore è il mio libro più noto ma consiglio sempre di partire dalla trilogia. Sai, non tutti lo sanno ma le due saghe sono collegate in un certo modo quindi per vivere al meglio l’esperienza di lettura e non perdersi alcun passaggio meglio partire con La chimera di Praga e poi passare alla duologia di Il Sognatore. Sono certa che in tanti hanno seguito il percorso opposto, non fa nulla ma per evitare potenziale spoiler o perdere alcuni passaggi meglio approcciarsi prima alla storia di Karou.”
Durante l’evento altre ragazze hanno posto all’autrice domande diverse, tutte molto interessanti e puntuali come ad esempio quale che seguono:
Nelle tue due serie di romanzi hai creato cosi tanti bei personaggi, potresti però raccontarci, nonostante penso che tutti siano da te tanto amati, se c’è un personaggio in particolare che ami tanto e perché?
“Penso che Minya emerga in modo molto inaspettato per essere un personaggio non principale. Quando l’ho immaginata all’inizio ho pensato: “Ho una piccola ragazza che non diventa mai grande. Ahahaha.“ Quando scrivevo il libro era una di quelle cose che ho iniziato a comprendere ed è diventato davvero il cuore del libo e ciò mi ha sorpreso. È diventato un esercizio per me perché mi sono posta una domanda ed è anche una domanda del romanzo stesso: puoi salvare le persone da gravi traumi? Posso salvarle io lei? Io non sapevo se sarei riuscita a salvarla perché era troppo arrabbiata, tropo rotta e quindi non sapevo se sarei riuscita a rendere autentica la possibilità di salvarla. È stato davvero significativo per me. Inoltre, non voglio spoilerare nulla ma c’è un altro personaggio nei romanzi che avrei voluto salvare ma non ho potuto. Quindi alla tua domanda rispondo con il nome di Minya, lei rappresenta così tanto. È una tortura tenera tornerà quando all’inizio del libro i lettori la odiano e io penso “nooooo, continuante a leggere è Minya.”
Come rispondesti a chi considera il fantasy come un genere letterario di serie B?
“È frustante. È davvero frustrante che parte della community non rispetti il fantasy come genere letterario. Poi quando un autore di narrativa non fantasy utilizza un trope classico invece dei romanzi fantastici viene detto spesso “oh non mai stato fatto prima, è fantastico.” Solitamente per me quando lo fanno non è appagante perché usano le decorazioni dei romanzi fantasy ma non creano quello che noi amiamo del fantasy: la speranza. Il fantasy riempie un vuoto nella nostra anima, ci dona quello di cui abbiamo bisogno: la speranza. Il fantasy ci regala l’ispirazione, ci insegna a credere che possiamo affrontare il mondo. Non penso che sia cool da parte di un autore non fantasy o che non sta scrivendo romanzi del genere parlare di speranza nel suo testo.”
La farfalla è un animale molto ricorrente nei tuoi romanzi. Come mai?
“Penso sia un animale bellissimo ma anche spaventato per alcuni quindi mi ha sempre affascinato questo aspetto.”
Vorrai in futuro scrivere altro, altre storie in merito ai personaggi che hai già creato in La chimera di Praga o Il Sognatore?
“Ho impostato le due storie per realizzare una sorta di crossover ma non so se lo scriverò mai. Mi piacerebbe farlo ma non è ciò su cui sto lavorando ora. Mi mancano molto i personaggi e mi piacerebbe vedere cosa ancora possono fare. L’anno scorso ho scritto una fanfiction sulle mie stessa storia. Era una piccola storia dedicata a Feral e Ruza di Il Sognatore. Mi piacerebbe vedere molto di più di loro, più che altro vorrei scoprire cosa accadrebbe se questi due personaggi secondari nella duologia madre avessero lo spazio per una loro storia. Sarebbe davvero divertente. Ora sto scrivendo altro ma nel futuro forse ritornerò in quell’universo. Mi piacerebbe essere un’autrice più veloce.”
Per concludere le chiediamo, è la tua prima volta a Lucca e ti sei lasciata lasciata ispirare per futuri progetti?
“Da piccola ho vissuto a Gaeta e mi ha ispirata tanto penso. Ho girato tanto l’Italia e mi sono davvero ispirata molto a questo paese. Lucca l’ho già vista tempo fa e ora è profondamente diversa quindi penso che sia bello vedere il contrasto nell’architettura.”
Ringrazio Laini Taylor per la sua disponibilità e l’immensa gentilezza e ringrazio pubblicamente Fazi Editore per l’opportunità. Spero di poter ripetere l’esperienza magari per il lancio del nuovo romanzo di Laini.