Oggi, 17 novembre, arriva nelle sale cinematografiche il film Diabolik – Ginko all’attacco!, secondo capitolo della saga sviluppata dai Manetti Bros. sul personaggio creato dalle sorelle Giussani. Il lungometraggio vede il ritorno di Miriam Leone come Eva Kent, e la prima partecipazione di Giacomo Gianniotti nei panni di Diabolik.
Qui sotto potete vedere il trailer del film.
Proprio sull’avvicendamento degli interpreti (considerando che nel primo film il protagonista era interpretato da Luca Marinelli) Marco Manetti ha dichiarato:
Cambiare attore dentro una trilogia è una grande anomalia, anche se forse Diabolik, che ha mille volti, è l’unico personaggio a cui si confà. La ragione è la pandemia. Il rinvio di un anno ha fatto sì che avessimo la possibilità mai vista di girare il secondo e il terzo film prima che uscisse il primo. Per noi era una grande opportunità, se non l’avessimo colta saremmo stati dieci anni della nostra carriera dietro a Diabolik che, con tutto il rispetto e l’amore, è tanto. Tuttavia, Luca Marinelli aveva già firmato un contratto per un altro film e quindi non avrebbe potuto. Con dolore abbiamo scelto di girarli con un altro attore.
Così come sottolinea il titolo del film, grande protagonista della storia è l’ispettore Ginko di Valerio Mastandrea (in grande spolvero in questo secondo episodio), che tenterà una volta per tutte di catturare Diaboli. Nella storia è presente anche un nuovo personaggio, Altea, l’eterna fidanzata dell’ispettore, nobildonna stravagante e anticonvenzionale, dal carattere forte e dal grande carisma, interpretata da Monica Bellucci.
Con il soggetto scritto dai Manetti bros. e Mario Gomboli, tratto dalla storia originale di Angela e Luciana Giussani, la sceneggiatura dei Manetti bros. e Michelangelo La Neve, Diabolik – Ginko all’attacco! è una produzione Mompracem con Rai Cinema.
Ricordiamo che Diabolik nasce nel 1962, creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, che avevano intenzione di proporre una lettura di svago ma dalle tinte forti che potesse intrattenere tanti lavoratori pendolari nel corso del tragitto sui mezzi pubblici che li portava dal lavoro a casa, ma non solo. E proprio quest’esigenza di venire incontro alla voglia di distrarsi dei lavoratori in viaggio si deve il formato pocket, capace di permettere al fumetto di essere tenuto dentro una tasca. Questa fu una delle tante fortune di Diabolik.