A differenza dell’uomo e del cane, i gatti hanno un sonno polifasico, cioè dormono più volte al giorno e non in un lungo periodo. Di solito i felini dormono per periodi di tempo da 50 a 113 minuti, sono principalmente crepuscolari: hanno due picchi di attività. Uno al mattino presto prima del sorgere del sole e uno dopo il tramonto. I gatti comunque riescono a riattivarsi in poco tempo e a restare vigili durante il sonno, anche se dormono profondamente. Per capire se il gatto ha un sonno profondo, bisogna osservare se gli occhi si muovono dietro le palpebre chiuse (in orizzontale e verticale).

Il sonno li aiuta a sopravvivere ed è importante nella memoria e nel potenziare il sistema immunitario. Ci sono dei fattori però che richiamano un sonno più prolungato. Ad esempio molto movimento svolto, cambio di ambiente, arrivo di un nuovo familiare, eccetera. Se i gatti hanno problemi renali tendono a mangiare meno, bere di più, dormire di più. I gatti sordi dormono di più visto che non sentono i rumori. I sintomi che includono un aumento delle vocalizzazioni nel giorno e nella notte sono la diminuzione del peso e della fame. Le patologie più comuni sono la letargia da ipotiroidismo. Questo può avvenire in gatti giovani e vecchi includendo perdita di peli a ciocche e la riduzione dell’appetito.

Giocare può aiutare a regolarizzare il sonno del gatto. Un’altra malattia può essere la Fiv, l’immunodeficienza felina che colpisce gatti domestici e selvatici. Si tratta dell’alterazione del sistema immunitario causando difficoltà nell’addormentarsi. Sempre meglio comunque rivolgersi a un veterinario per avere ogni diagnosi precisa.