Uno studio recente ha attestato come il 92% dei medici di base e del personale di pronto soccorso extraospedaliero in Spagna soffra di esaurimento emotivo.
Il risultato di condizioni di lavoro faticose, con un sovraccarico assoluto di cure da parte di medici che visitano tra i 50 e i 60 pazienti al giorno, invece dei 20-25 raccomandati dalle organizzazioni internazionali.
Ángel Luis Rodríguez, responsabile della salute mentale del sindacato Amyts e membro dell’Osservatorio sulla salute mentale di Icomem
Si parla degli stessi sintomi alla base del burnout: ansia, depressione, stress. Il collegio dei medici e il Servizio sanitario di Madrid hanno raccolto dati che attestano che l’86% dei medici sia affetto da sindrome da depersonalizzazione. Si tratta di minore empatia per colleghi e pazienti. Il 73% invece soffre di “bassa realizzazione personale” che porta alla depressione.
Il 20% dei medici in esaurimento ha già sviluppato un piano per lasciare la professione medica. Il 14% ha qualche tipo di dipendenza e l’87% assume psicofarmaci per lavorare. Neanche in Italia la situazione è migliore, perché il burnout sembra essere molto diffuso tra i medici della regione Lombardia. La pandemia ha influito veramente tanto sull’aumento dell’esaurimento emotivo. Ormai è una condizione di salute che non può essere ignorata o passare inosservata.